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A margine della presentazione della piattaforma sul welfare a Roma, Maurizio Landini, il segretario generale della Cgil, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul nuovo governo. “C’è l’emergenza bollette su cui bisogna agire, sia per quello che riguarda gli effetti che ha sul reddito da lavoro e da pensione, sia per le imprese. Confermiamo la necessità di intervenire sugli extra-profitti e di agire, oltre i provvedimenti europei, perché ci sia un intervento in Italia attraverso l’istituzione di un fondo che sia in grado di permettere a persone e imprese di reggere questa situazione“, ha spiegato Landini. “C’è poi la necessità di affrontare altre questioni, a partire dall’occupazione, dalla lotta alla precarietà e dagli investimenti che devono essere fatti sulla salute pubblica e sulla sicurezza per non morire nei luoghi di lavoro“, ha aggiunto.
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“Credo che il nuovo governo aspetterà la fiducia dal Parlamento per poi convocare le parti. Noi confermiamo l’urgenza di avviare un confronto e per noi non c’è semplicemente un dialogo, non è sufficiente che ci informino di quello che vogliono fare. Noi stiamo chiedendo che le parti sociali e il sindacato sia coinvolto nelle decisioni che vengono prese“, ha dichiarato Landini.
“È il momento di avviare un piano nazionale di autonomia energetica nel nostro Paese e questo significa fare investimenti su fonti rinnovabili che mettano l’Italia nelle condizioni di essere un Paese manifatturiero non dipendente da altri“, ha poi sottolineato il segretario generale della Cgil.
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“Stiamo chiedendo di avviare confronti strutturati, non è il momento né delle bandierine né dei singoli temi. È il momento di fare delle riforme di fondo che affrontino i temi. Uno dei problemi centrali, sia nel settore pubblico, sia in quello della sanità, è di andare sulla strada dell’aumento dell’occupazione perché abbiamo un livello di precarietà assoluto e abbiamo bisogno, invece, di rafforzare il ruolo dello stato sociale per garantire i diritti fondamentali delle persone, che sono il diritto di cura, il diritto di conoscenza e di istruzione, il diritto ad avere una PA che funzioni“, ha dichiarato Landini
“In questi anni abbiamo pagato processi di precarizzazione del lavoro, di esternalizzazione e privatizzazione. Noi pensiamo sia il momento di cambiare, abbiamo proposte molto serie. È importante che il governo dica cosa pensa delle nostre proposte“.
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Landini ha affrontato anche il tema delle pensioni. “È necessario costruire una pensione di garanzia per i giovani e ridurre la precarietà. In un sistema puramente contributivo c’è bisogno che i periodi di non lavoro siano coperti in modo che questo determini anche un elemento di futuro più garantito per tutte le persone. Dall’altra parte c’è bisogno di introdurre non solo il fatto che a 62 anni sia possibile scegliere di andare in pensione, ma di riconoscere la diversità che esiste tra i vari lavori, perché l’aspettativa di vita dipende dal lavoro che hai fatto. Noi stiamo chiedendo una riforma complessiva che sia in grado di affrontare questo insieme di temi, non ci accontentiamo di qualche quota– ha aggiunto Landini- Rimane aperto un tema che si chiama rapporto con l’Europa”, ha concluso il segretario generale della Cgil.
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