Lamorgese dice “no” ai codici identificativi sui caschi degli agenti

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La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, allo stato attuale, non adotterebbe i codici di identificazione sui caschi degli agenti delle forze dell’ordine. La richiesta è arrivata dopo le manifestazioni per protestare contro la morte dello studente Lorenzo Parelli. “Posso dire certamente che ci sono già in essere telecamere sui caschi di poliziotti e carabinieri per documentare azioni di ordine pubblico, per massima trasparenza che serve a tutti – ha spiegato al termine del Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura a Milano -. Siamo ora su questa fase, non mi sposterei in questo momento sui codici”.

Lorenzo Parelli, Lamorgese: “Cortocircuito alle manifestazioni”

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Secondo Lamorgese, inoltra, “c’è stato un cortocircuito” il 28 gennaio durante le manifestazioni per la morte di Lorenzo Parelli. Durante le proteste ci sono state infatti delle cariche della polizia. “Quando ci sono ragazzi che manifestano per questioni gravissime c’è da aver la massima attenzione, ma non possiamo ignorare che c’è una direttiva che impediva manifestazioni se non statiche per ragioni di salute pubblica, ha commentato, ricordando però che c’era “la presenza di provocatori”. Per la ministra, inoltre, questo cortocircuito “va evitato” in futuro.

“Nei prossimi mesi in arrivo 255 rinforzi a Milano”

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Infine, Lamorgese ha annunciato per i prossimi mesi l’arrivo di oltre 250 uomini delle forze dell’ordine a Milano. “Per quanto riguarda le forze di polizia abbiamo un organico che andrà ad aumentare nell’arco di pochi mesi fino a 255 uomini: 198 saranno della polizia, 150 alla Questura di Milano“; mentre gli altri andranno ai carabinieri e alla Guardia di Finanza. “Milano – ha concluso – è una realtà in cui i militari dell’Operazione Città sicure sono più presenti, nonostante vi sia stata una diminuzione a livello nazionale, a Milano sono rimasti quelli che erano l’anno scorso”.

Sicurezza, Sala: “Indice delitti 2021 più basso ultimi 20 anni”

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Dopo la ministra Lamorgese è intervenuto anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Il primo cittadino ha affermato che l’indice dei delitti in città nel 2021 “è stato il più basso degli ultimi 20 anni”. Al termine del Comitato per l’ordine pubblico, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha mostrato un grafico con il numero di omicidi volontari dal ’96 a oggi. “Molto spesso la destra enfatizza questi fenomeni per obiettivi elettorali: in quel periodo qui governavano loro. Stiamo un poco più attenti e non cadiamo in trappole, la gestione della città è una cosa seria”, ha dichiarato Sala.

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