Per il presidente uscente Joe Biden, Trump “è sottomesso a Putin”. E il tycoon replica, è un discorso divisivo sullo stato dell’Unione
“Era dai tempi del presidente Lincoln e della guerra civile che la libertà e la democrazia non erano mai state sotto attacco qui in patria come sono oggi. Ciò che rende raro il nostro momento è che la libertà e la democrazia sono sotto attacco sia in patria che all’estero, nello stesso momento”: queste sono state le parole del discorso di Joe Biden durato circa un’ora sullo stato dell’Unione, in un Congresso diviso a metà.
Da una parte i democratici che si sono spellati le mani a lungo e ripetutamente invocando “altri quattro anni” e i repubblicani rimasti sempre seduti senza applaudire, qualcuno col cappellino Maga contestando il presidente nonostante l’invito al decoro dello speaker della Camera Mike Johnson, che peraltro ha battuto le mani in più occasioni.
È stato, senza ombra di dubbio, un discorso politicamente forte, carico di ottimismo e ruotante intorno al comeback dell’America, durante il quale il leader democratico ha mostrato lucidità e vigore, scherzando anche sui suoi 81 anni: “alla mia età certe cose diventano più chiare che mai. So che non sembra, ma sono qui da molto tempo”.
Due le linee del suo intervento: una sui conflitti internazionali in corso e l’altra di politica interna, con Donald Trump sempre nel mirino, anche se non lo ha mai nominato direttamente.
Quando Biden ha parlato della guerra in Ucraina, esortando i repubblicani ad approvare gli aiuti a Kiev, ha accusato il tycoon di sottomettersi allo zar: “Il mio messaggio a Putin è chiaro: gli Stati Uniti non si tireranno indietro, io non mi tirerò indietro” ha scandito.
Quindi ha definito “scandaloso” l’invito di Trump a Putin a “fare quello che vuole” con i Paesi Nato che non pagano la giusta quota, ribadendo che con lui, invece, l’Alleanza è più forte, come dimostra la fresca adesione della Svezia, il cui premier era tra gli ospiti in aula della Casa Bianca.
Per quanto riguarda il fronte mediorientale, è stato annunciato ufficialmente l’ordine all’esercito USA di “una missione di emergenza” per creare una banchina temporanea sulla costa di Gaza che possa ricevere grandi navi per gli aiuti umanitari, senza truppe americane sul campo.
È stato avvisato inoltre Israele invitandolo a fare la sua parte e non utilizzando gli aiuti “come moneta di scambio” e che “ha la responsabilità fondamentale di proteggere i civili innocenti a Gaza” in una guerra con costi umani senza precedenti.
Il presidente ha anche rilanciato l’appello per un cessate il fuoco immediato di sei settimane e i due stati come unica soluzione per la pace e la sicurezza di tutte le parti.
Quanto a Pechino, Biden ha assicurato che gli Usa possono vincere la sfida della competizione per il 21esimo secolo e ha rivendicato di aver fatto molto di più del suo predecessore, “nonostante i suoi discorsi duri sulla Cina”.
È però sul fronte interno dove Biden puntava di più per riconquistare il voto degli americani e risalire nei sondaggi, dove è ai minimi storici: l’ha fatto vantandosi dell’economia record “che ora il mondo intero ci invidia”, la battaglia per i diritti riproduttivi, civili e dei lavoratori, la riduzione del debito studentesco, la lotta contro il fentanyl e la violenza delle armi, la difesa del welfare, il rinnovo delle infrastrutture e della catena di approvvigionamento.
Biden ha particolarmente insistito sul diritto all’aborto dopo l’abolizione della Roe v. Wade, ammonendo che il potere delle donne si farà sentire anche nelle prossime elezioni come nel 2022 e nel 2023.
Riferendosi al suo nemico politico, ha assicurato che non demonizzerà i migranti dicendo che “avvelenano il sangue del nostro Paese” e ha sollecitato il Congresso ad approvare una legge sul controllo delle frontiere.
Infine ha rilanciato la crociata fiscale affinché le aziende e i miliardari paghino la loro “giusta quota”, proponendo un aumento delle tasse per loro e sgravi per i poveri.
Il finale è ancora contro Trump per evidenziare il contrasto con il suo rivale: “La mia vita mi ha insegnato ad abbracciare la libertà e la democrazia. Un futuro basato sui valori fondamentali che hanno definito l’America: onestà, decenza, dignità, uguaglianza. Per rispettare tutti. Per dare a tutti una possibilità giusta. Per non dare all’odio un porto sicuro. Ora alcune persone della mia età vedono una storia diversa: una storia americana di risentimento, vendetta e punizione. Quello non sono io”.
Trump, nonostante alcuni problemi tecnici iniziali, è riuscito a commentare sul suo social Truth il “discorso arrabbiato, divisivo e pieno di odio” di Biden, accusandolo dell’incendio in Medio Oriente per la sua condiscendenza verso l’Iran e della crisi migratoria al confine con il Messico.
Un modo per rispondere alle accuse che il democratico rivolge ai repubblicani del Congresso che stanno bloccando l’approvazione di misure più severe sul confine, per favorire Trump e permettergli di attaccare Biden sui migranti.
Per Trump Biden “vuole che il Paese sia inondato di migranti: la criminalità aumenterà a livelli mai visti e questo sta succedendo molto rapidamente” e – sostiene ancora l’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca – l’amministrazione dem avrebbe “permesso a 15 milioni di persone di entrare illegalmente nel Paese”.
Sul fronte dell’economia, Trump accusa Biden per un’inflazione incontrollata che “sta uccidendo gli Stati Uniti” e nega che i repubblicani vogliano tagliare il welfare: “E’ una storia inventata dal corrotto Joe”.
Rovesciando poi le accuse che Biden gli ha rivolto per l’assalto al Congresso, Trump afferma che l’attuale presidente “è una minaccia per la democrazia” dal momento che “usa il governo come un’arma contro il suo avversario”, in riferimento ai processi federali in cui è imputato.
“Dice che mi sono inchinato davanti al leader russo, ma è lui gli ha dato tutto, compresa l’Ucraina”, ha scritto ancora Trump.
“Questo non sarebbe mai successo durante l’amministrazione Trump e non è successo in quattro anni”, ha poi aggiunto.
“Io ho finito il Nord Stream 2 e lui glielo ha dato – ha poi continuato – è stato una marionetta di Putin e Xi Jiping e veramente anche per qualche altro leader”.
Riguardo poi alle sue dichiarazioni sulla Nato, Trump ha confermato il concetto che Washington non può difendere dagli attacchi russi alleati che non rispettano gli impegni di spesa militare: “Ho detto che la Nato deve pagare i suoi conti e se non lo fa non li proteggeremo – ha affermato ricordando la posizione assunta durante la sua presidenza – e allora il denaro è arrivato a fiumi. Con gli altri presidenti, la Nato era rovinata”.
“La Nato è forte solo grazie a me, ho fatto pagare gli altri Paesi che erano praticamente insolventi, gli USA pagavano per tutti”. Infine, riguardo al conflitto in Medio Oriente, Trump ha accusato Biden “di non aver fatto nulla per Israele in paragone” di quello che ha fatto lui: “Ha fatto in modo che l’Iran si arricchisse – ha continuato – per questo abbiamo problemi in Medio Oriente, l’Iran era rovinato, ma Biden è il motivo per cui il Medio Oriente sta esplodendo”.
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