Il tema delle intercettazioni continua a dividere opposizione e maggioranza. Fuori da Montecitorio, Alessandro Cattaneo, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, ha dichiarato che in passato questo strumento investigativo è stato usato più volte in modo non congruo, rovinando la vita a persone e famiglie che si sono ritrovare sui giornali. “Quindi c’è un tema di pubblicazione, di come vengono utilizzate le intercettazioni, e ci togliamo la casacca di questo o quel partito io credo che tutti possiamo trovare dei punti di accordo su un uso più sobrio. Sicuramente non toccheremo nulla su reati di terrorismo, mafia ecc. L’abuso d’ufficio è un reato che nei numeri del Ministero della Giustizia non esiste, perché quando si aprono 5500 procedimenti e le condanne sono nove abbiamo ingolfato gli uffici giudiziari. Forza Italia senza imbarazzo dice che potrebbe essere abolito del tutto. Inoltre abbiamo depositato una nostra iniziativa di legge sulla separazione delle carriere“, ha dichiarato.
La posizione di Angelo Bonelli, deputato di Avs, è opposta a quella di Cattaneo. Per lui le “intercettazioni sono uno strumento essenziale per contrastare la criminalità organizzata“, che più volte si è macchiata di corruzione. “Il ministro Nordio eviti di continuare con questa sua crociata contro le intercettazioni che sono fondamentali, come la Procura Antimafia più volte ha detto“, ha aggiunto Bonelli. Si è poi espresso sulla proposta di Fdi di inserire la lingua italiana in Costituzione: “Ecco quali sono i veri problemi della maggioranza: presentare una riforma costituzionale per introdurre in Costituzione la lingua italiana. Io inviterei Fratelli d’Italia ad occuparsi dell’analfabetismo e in investire in istruzione“.
Dal canto suo, Giovani Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha difeso la posizione del ministro della Giustizia sulle interccettazioni. “Siamo tutti in sintonia con Nordio che sta rappresentando la linea espressa dal presidente Meloni quando si è insediata alla Camera e al Senato chiedendo la fiducia. Massima garanzia nei confronti di chiunque fino al terzo grado di giudizio, certezza della pena e nessuno sconto per la mafia: questo è quello che sta portando avanti Nordio“. Ha anche parlato dell’arresto di Matteo Messina Denaro. “L’Italia ha vinto una grande battaglia contro la mafia arrestando un latitante che cercavano da una vita, in quel momento le prime reazioni delle opposizioni sono state da un lato rinnegare questa vittoria, dall’altro, ancora più subdolo, hanno attaccato Nordio perché non si poteva dire che il governo Meloni ha vinto la mafia“.
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