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“Non ci sono state risposte concrete del ministro Di Maio. Ma è particolarmente importante stare qui, perché non sappiamo nulla dei dettagli di questo incontro“. Lo afferma il dissidente di Hong Kong, Nathan Law, in un punto stampa davanti alla Farnesina.
Le domande del dissidente all’Italia
La sua protesta nasce dalla visita del ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Villa Madama, dove sarà ricevuto dal ministro Luigi Di Maio. “Vogliamo risposte, anche per come è avvenuto l’annuncio di questa visita tra il ministro degli Esteri Di Maio e il suo omologo cinese, che è stato annunciato solo venerdì scorso – spiega Nathan Law –. Dunque è molto importante portare anche le istanze del popolo cinese di Hong Kong per quanto sta accadendo. Il fatto che non ci siano stati dettagli o annunci è particolarmente preoccupante. Non esistono aziende indipendenti in Cina. Sembra possibile a volte ottenere un buon prezzo, ma dovete sapere questo avviene al prezzo della vostra indipendenza e sovranità“.
Forza Italia dalla parte di Hong Kong
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Della vicenda si è occupato anche Lucio Malan. Ecco le parole del senatore di Forza Italia a margine della visita del dissidente Nathan Law: “Siamo qui per presentare a Di Maio la questione dei diritti umani in Cina. In generale e in particolare rispetto alla legge sulla sicurezza di Hong Kong, che comporta anche la possibilità di perseguire cittadini per fatti compiuti all’estero. È questo un fatto molto preoccupante“.
Malan quindi insiste, mettendo al centro della vicenda altre problematiche legate all’attuale situazione di Hong Kong: “C’è poi la questione della persecuzione dei cristiani, limitati nelle loro libertà. Soprattutto quella di professare liberamente la loro religione. Altre questioni sono quella del 5G e della ‘via della seta’. Sono temi tutti strettamente legati, e che rischiano di portare il nostro Paese in un’altra direzione rispetto a quelle che sono le nostre attuali alleanze“.