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Leggermente in anticipo rispetto all’orario fissato, le 12, è iniziato il giuramento al Quirinale del premier Mario Draghi e di tutti i suoi 23 ministri. Davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del consiglio ha pronunciato la formula di rito. “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione“.
Dopo Draghi, hanno giurato tutti i ministri che compongono la squadra di governo.
Erano presenti, in qualità di testimoni, il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Cons. Ugo Zampetti, e il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica, Generale Roberto Corsini.
Lo svolgimento della cerimonia
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Prima di fare il loro ingresso nel Salone delle Feste, tutti i ministri si sono sottoposti al tampone. Si tratta di uno dei cambiamenti alla cerimonia resi necessari all’emergenza Covid-19. Tutti i presenti al giuramento hanno sempre indossato la mascherina e nessuno di loro ha stretto la mano a Mattarella dopo aver pronunciato la formula di rito (come invece è sempre capitato). Per evitare assembramenti, a nessun familiare dei ministri è stato concesso di presenziare alla cerimonia. Quest’ultima si è svolta a porte chiuse e nel pieno rispetto del distanziamento sociale. Al posto delle due lunghe file di sedie riservate ai ministri, al centro del salone c’erano delle poltrone, disposte a una notevole distanza l’una dall’altra. Ogni membro della squadra di governo ha firmato il giuramento con una penna diversa. Nel Salone dei Corazzieri, dove si è svolta la foto di rito, erano presenti solo i fotografi ufficiali della presidenza della Repubblica e pochi altri.
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Draghi incontra Conte
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Al termine del giuramento, Mario Draghi ha lasciato il Quirinale per recarsi a palazzo Chigi. Il reggimento dei Lancieri di Montebello ha reso onore al nuovo presidente del Consiglio nel cortile d’onore del Quirinale.
Nella Sala dei Galeoni, Giuseppe Conte ha accolto Draghi. Il premier uscente e il suo successore si sono poi riuniti per un colloquio, prima della cerimonia della campanella che segna il passaggio ufficiale delle consegne. Poco dopo la tradizione è stata rispettata, anche se prima sia Conte che Draghi si sono disinfettati con accuratezza le mani. Il nuovo premier ha fatto suonare la campanella solo per pochi secondi. Subito dopo le foto di rito con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio uscente Riccardo Fraccaro e il suo successore Roberto Garofoli. Anche in questo caso nessuna stretta di mano tra Conte e Draghi. Un applauso finale ha salutato Giuseppe Conte prima che il presidente uscente lasciasse il salone d’onore.
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