Se da un lato il venerdì delle consultazioni ha dimostrato un’adesione sostanzialmente universale al progetto di un governo guidato da Mario Draghi (l’unico “no” registrato è quello di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia), uno dei dati più evidenti della giornata è il perdurare delle distanze tra gli ex alleati del centrosinistra. In particolare la visione della futura maggioranza è molto diversa tra il Partito Democratico e Italia Viva.
Quest’ultima ha rimarcato in ogni modo possibile che il governo dovrà partire senza veti, indipendentemente da chi lo sosterrà. Dal Pd arriva invece la conferma di un fondamentale no ai sovranismi. Con nodi che potrebbero farsi più evidenti nei prossimi giorni.
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Graziano Del Rio a margine della consultazione con il presidente incaricato Mario Draghi, ha ribadito il netto sì del Partito Democratico al nuovo governo. “Noi abbiamo dato la nostra piena approvazione alla scelta del presidente Mattarella – sono state le sue parole –. Siamo pienamente in sintonia con il mandato che ha dato alle forze politiche. E cioè che dice di sì ad uno sforzo che affronti l’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Perché abbiamo davanti la sofferenza della nostra gente. Abbiamo detto di sì convintamente“.
Dal Pd, attraverso Del Rio, arriva però un appello in vista del nuovo governo: “Abbiamo rimarcato al presidente Draghi che le riforme si possono fare nella chiarezza dei contenuti. Ora ci affidiamo alla sua sintesi. Noi non siamo in una condizione di porre veti a nessuno, perché questo non è un governo politico, ma è del presidente della Repubblica. Se si dovesse presentare un programma anti-europeista, tuttavia, è chiaro per noi sarebbe un problema“.
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Molto più possibilista Ettore Rosato di Italia Viva, intercettato fuori Montecitorio. Dalle sue parole si intuisce infatti che il governo, per il partito di Matteo Renzi, potrebbe anche essere sostenuto da una maggioranza di larghissime intese: “Stiamo lavorando perché il presidente incaricato abbia la più grande facoltà di scegliere per il meglio, senza che arrivino veti dai partiti. Auspichiamo sostegni veri in una fase difficile per l’economia e la pandemia. Il potere contrattuale di tutti sia quello di fare gli interessi generali“.
In altre, più sintetiche parole, Italia Viva apre senza remore a una cospicua fetta dell’attuale opposizione. Inclusa la Lega di Matteo Salvini. “Se la maggioranza sarà quella che noi auspichiamo, cioè tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia, vuol dire che ognuno porterà il proprio contributo“, ha dichiarato infatti Rosato. Sarà da verificare, però, se questa conformazione di governo sia allineata alle aspettative del Pd. Un ex alleato che sempre più appare distante dalle posizioni di un partito con cui i problemi nelle ultime settimane non sono mancati.
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