Dopo l’incontro di ieri in via della Scrofa 39, durante il quale Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni sembrano aver appianato le loro divergenze, il centrodestra parrebbe pronto per presentarsi compatto alle consultazioni con Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica, che daranno il via al nuovo governo. Il leader di Forza Italia avrebbe rinunciato a un ruolo centrale di Licia Ronzulli nel nuovo esecutivo in cambio di 4 o 5 ministeri, alcuni dei quali importanti.
Elisabetta Alberti Casellati, ex presidente del Senato, potrebbe ottenere il ministero delle Riforme, mentre Gilberto Picchetto Fratin sarebbe il favorito per la Transizione ecologica. Anna Maria Bernini sembra destinata al ministero dell’Università, mentre Alessandro Cattaneo sarebbe in orbita ministero della Funzione pubblica. Paolo Bercelli dovrebbe essere riconfermato come presidente dei deputati di Forza Italia. Per Antonio Tajani, il coordinatore nazionale del partito, si parla di un possibile ruolo da vicepremier assieme a Matteo Salvini, il leader della Lega.
Sul fronte della Lega, Roberto Calderoli sembra indirizzato verso il ministero degli Affari Regionali e dovrebbe diventare l’uomo di punta del partito nella lotta per l’autonomia regionale. Il ministero dell’Economia e delle Finanze, invece, potrebbe andare a Giancarlo Giorgetti, soprattutto dopo il rifiuto dei tecnici consultati negli ultimi giorni. Gian Marco Centinaio potrebbe tornare a svolgere il ruolo di ministro dell’Agricoltura.
Salvini ha escluso l’eventualità di guidare il ministero delle Infrastrutture, dichiarando che Edoardo Rixi svolgerebbe quel ruolo in modo più efficace. “Penso a lui e a Morelli come viceministro. C’è tanto lavoro da creare e dovremo sconfiggere i no di chi non vuole il Ponte sullo Stretto, il gas e i rigassificatori. L’Italia ha bisogno del nucleare”.
Il prefetto Matteo Piantedosi sembra sempre più vicino al ministero dell’Interno. Nel corso di un’intervista a Quarta Repubblica, Salvini ha dichiarato che sarebbe contento di tornare al Viminale, ma che Piantedosi è un uomo adatto quanto lui, soprattutto considerando che ha collaborato alla stesura dei decreti sicurezza.
Anche gli esponenti di Fratelli d’Italia dovrebbero guidare un buon numero di dicasteri. Carlo Nordio, per esempio, sembra vicinissimo al ministero della Giustizia. Per Guido Crosetto, invece, si parla del ministero dello Sviluppo Economico. Adolfo Urso sarebbe indirizzato verso il ministero della Difesa, mentre Marina Elvira Calderone dovrebbe occuparsi di Lavoro e Politiche sociali. Per la Cultura di parla di Giampaolo Rossi, mentre il Turismo potrebbe andare a Daniela Santanchè (FdI). Infine, Isabella Ruti, Raffaele Fitto e Lavinia Menunni dovrebbero essere a capo, rispettivamente, dei ministeri di Pari opportunità e famiglia, Affari europei e Disabilità.
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