Giuseppe Conte e il ritorno in cattedra a Firenze: parla il rettore

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Il rientro di Giuseppe Conte all’Università di Firenze, in qualità di professore, “è previsto nel momento in cui la segreteria della Presidenza del Consiglio dei ministri ci comunicherà che è decaduto dalla carica”. Dopo le speculazioni degli ultimi giorni, a fare chiarezza sul rientro dell’ormai ex premier in cattedra nell’Ateneo fiorentino è il rettore stesso dell’Università di Firenze, il professor Luigi Dei. “In questi giorni non l’ho sentito – ha detto -. Penso abbia avuto molto da fare. L’impegno che ha avuto in questi anni è così oneroso che credo non abbia davvero tempo per poter conferire con il rettore della sua Università”.

Conte, il rettore Luigi Dei: “Ha dato autorevolezza al Paese”

Il rettore ha poi voluto commentare il Giuseppe Conte premier, al di là delle sue qualità da professore universitario. “Io credo che il presidente Conte abbia messo a disposizione del Paese le sue competenze, la sua caratura di studioso, ma anche la sua capacità di essere punto di riferimento nella dinamica degli equilibri internazionali – ha affermato -. Ha dato un’autorevolezza fondamentale al nostro Paese, anche nei rapporti con gli altri, in particolare nella gestione della pandemia”.

“Io credo che Conte tornerà a Firenze immediatamente dopo il giuramento del nuovo presidente del Consiglio – ha poi specificato Dei –. A quel punto, quando ci comunicheranno che è decaduto dalla carica, noi lo riacquisiremo in ruolo. Tornerà a partire dal giorno immediatamente successivo”.

Possibile rientro all’inizio del secondo semestre 2020/21

In linea puramente teorica, Giuseppe Conte potrebbe tornare a svolgere attività d’insegnamento universitario già dal 22 febbraio, quando avrà inizio il secondo semestre dell’anno accademico 2020/21. La data precisa, in realtà, dipenderà dalla programmazione annuale della sua disciplina, il Diritto privato.

Al di là del rientro in aula, Conte si dedicherà anche alla ricerca e allo studio, oltre che ai colloqui con gli studenti dove possibile, nei limiti anti-Covid disposti dal suo stesso Governo.

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