Giuseppe Conte lascia Palazzo Chigi in un lungo applauso

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Il passaggio di consegne è ufficiale. Alla cerimonia di giuramento erano presenti tutti i 23 ministri incaricati da Mario Draghi, ma l’applauso più lungo è stato quello che ha salutato Giuseppe Conte.

Dopo il passaggio della campanella, il premier uscente Conte è stato salutato dal picchetto d’onore nel cortile di Palazzo Chigi. Presente anche la compagna Olivia Palladino quando i funzionari e i dipendenti della presidenza del Consiglio, affacciati alle finestre, hanno omaggiato l’ormai ex premier con un lungo applauso, al quale Conte ha risposto con un gesto di ringraziamento.

Il giuramento a Palazzo Chigi

Nel Salone delle Feste, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il nuovo presidente del consiglio ha pronunciato la formula di rito. “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.

Così Mario Draghi ha preso il carico la guida del governo, dopo aver annunciato nella serata di ieri la sua nuova squadra di ministri. I 23 tra tecnici e politici hanno poi a loro volta prestato giuramento.

Oltre alle due più alte cariche dello Stato e alla nuova squadra di Governo, presenti a Palazzo Chigi anche il Cons. Ugo Zampetti, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, e il Consigliere Militare del Presidente della Repubblica, il Generale Roberto Corsini.

Il futuro di Giuseppe Conte

Ora che è formalizzato il passaggio di consegne, molti si chiedono quale sarà il prossimo passo per Giuseppe Conte. Le ipotesi sono quelle di un ritorno all’avvocatura, o alla carriera accademica. Sembra però difficile, complice anche l’alto tasso di gradimento di cui ancora gode tra gli italiani, un disimpegno politico. Sul suo ruolo, o sullo schieramento, però, non sono giunti commenti. Solo la disponibilità a portare avanti il progetto di una “alleanza per lo sviluppo sostenibile”.

Mi rivolgo ora agli amici del Movimento: io ci sono e ci sarò e come pure dico agli amici del PD e di LeU, dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme perché il nostro progetto politico che ho sintetizzato nella formula “alleanza per lo sviluppo sostenibile” è un progetto forte, concreto, che aveva già iniziato a dare buoni frutti. Dobbiamo continuare a perseguirlo perché offre una prospettiva reale di modernizzare finalmente il nostro Paese nel segno della transizione energetica, della transizione digitale e dell’inclusione sociale”, aveva detto Conte in conferenza stampa dopo l’annuncio delle dimissioni.

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