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Il commissario dell’Unione europea per l’Economia, Paolo Gentiloni, è intervenuto al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini per parlare della situazione afghana. “Una debacle dell’Occidente“, l’ha definita. Gentiloni è passato poi a riflettere sul modello europeo nella gestione dei profughi: “L’Europa deve accogliere anche senza unanimità“, ha detto il commissario Ue.
“In Afghanistan un altro epilogo era possibile. Il lavoro fatto per liquidare al Qaeda, le tante vittime anche italiane, non meritavano questa conclusione. È una débâcle dell’Occidente. Non possiamo trasformarla in una abiura in quello che abbiamo fatto negli ultimi venti anni. Sarebbe un errore ancora più grave“, ha esordito Gentiloni.
“La domanda di una Ue più presente sul piano geopolitico va molto più veloce della nostra capacità di risposta. O la acceleriamo – ha spiegato Gentiloni – o si creerà un vuoto a livello globale in cui il tirarsi un pochino indietro da parte Usa potrà essere sostituito da altre potenze che per i valori per noi irrinunciabili non hanno lo stesso rispetto. Se non ora quando muoversi sulla difesa comune? Non ostacoliamola con egoismi nazionali. Sarà una delle tre o quattro grandi sfide della Commissione Ue e farò di tutto perché dalla lezione dell’Afghanistan si capisca che serve“, è stato l’appello di Gentiloni.
Gentiloni ha proseguito il discorso concentrandosi su un aspetto legato alla crisi afghana: i profughi e i fenomeni migratori. “La Ue deve lavorare sull’accoglienza e sulle quote di immigrazione legale di rifugiati afghani e deve farlo anche togliendosi l’alibi della unanimità nelle decisioni“, ha chiarito il commissario Ue. “Rispetto l’unanimità, ma so che non ci sarà mai e ci sarà sempre qualcuno contrario a politiche di accoglienza e a quote di immigrati legali. Niente alibi se si vuole dare una mano sui rifugiati e sull’accoglienza“.
E una stoccata è stata riservata al premier sloveno Janez Jansa, attuale presidente di turno dell’Unione Europea, che ha espresso la sua contrarietà alla creazione di corridoi umanitari per i profughi che stanno scappando dall’Afghanistan. “Il presidente di turno dell’Unione Europea è il leader di uno dei 27 Paesi e in quei sei mesi di turno coordina l’attività, ma non ha poteri decisionali di alcun tipo“, ha chiarito Gentiloni.
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