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“Qualsiasi cambiamento porta con sé delle incognite. L’importante è che il governo monitori gli effetti della fusione e che Fca abbia la volontà di continuare a investire in Italia, come fatto e confermato”. Con queste parole il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha commentato la fusione, che cambia gli orizzonti del settore automobilistico, tra il gruppo italiano Fca e i francesi di Psa. “Se ci sono modifiche nella filiera devono essere bilanciate – ha affermato il ministro -. La Francia ha investito più di noi? Bisogna pesare gli investimenti fatti da noi, che coinvolgono l’automobile insieme ad altre filiere. Una valutazione da fare in maniera orizzontale e non per forza verticale”.
“Gli investimenti vanno valutati caso per caso – ha spiegato Patuanelli -. Il bonus rottamazione che abbiamo recentemente approvato, ad esempio, ha un valore di 500 milioni di euro. Quando parliamo dei miliardi investiti in ricerca e sviluppo mettiamo dentro una parte dell’automotive, perché una buona parte della ricerca si fa in questa filiera”.
“Quando parliamo di altri strumenti che il governo mette a disposizione rispetto alle politiche industriali, anche questi influiscono su questo settore” ha aggiunto il ministro.
A proposito di investimenti, Patuanelli ha chiarito alcuni punti che riguardano il futuro della rete autostradale italiana. “È evidente che il modello di concessioni autostradali, non dappertutto ma in alcune parti d’Italia, non sia stato un modello vincente – ha detto -. Non so, però, se esista un solo modello vincente, se possa essere la gestione in house o la concessione al privato, che comunque va monitorata e verificata. Di certo partiamo con una difficoltà nella nostra rete infrastrutturale”.
“Credo sia importante avere la capacità di investire per la re-infrastrutturalizzazione dei nostri assi autostradali, anche dotandoli di quei servizi accessori di cui la nuova mobilità ha bisogno, come ad esempio un sistema di ricarica elettrica“ ha dichiarato il ministro.
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Trovandosi in Piemonte, Patuanelli ha anche ricordato l’impegno delle istituzioni per quel che riguarda la ex Embraco. L’obiettivo del governo, secondo il ministro, è quello di salvare l’impianto e ridare certezze ai lavoratori. “Domani è una giornata importante – ha detto il rappresentante del Mise, alla vigilia di un incontro ritenuto decisivo per le sorti dello stabilimento -, parteciperà la sottosegretaria Todde, sarà un momento per mettere fine a una crisi industriale che ha coinvolto il territorio”.
Proprio la sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessandra Todde è intervenuta davanti ai cronisti, aggiungendo: “Al tavolo di domani daremo i dettagli del nostro progetto, che darà la possibilità allo stabilimento di Riva di Chieri di avere una missione”.
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