Fratelli d’Italia mai così in alto:
vola al 18% (-5 dalla Lega)

Settimana complessa per gli equilibri politici nazionali, con il risultato che le forze di maggioranza flettono. O quantomeno si attestano, con la popolarità del M5S in ripresa a discapito del Pd. Lo stesso avviene per il primo partito dell’opposizione, mentre si assiste a un vero e proprio boom. È quello di Fratelli d’Italia, che negli ultimi giorni ha fatto registrare un notevole balzo nell’indice di gradimento degli elettori. Attestandosi a livelli mai raggiunti prima nel corso della sua storia.

I dati di Nando Pagnoncelli: scende la Lega

Questo è il frutto delle analisi demoscopiche di Nando Pagnoncelli, che nei suoi “Scenari” traccia sul ‘Corriere della Sera’ un quadro aggiornato sull’orientamento del voto da parte degli italiani. E, nella settimana che si è incentrata sull’accordo del Consiglio Ue a proposito del Recovery Plan, qualcosa è cambiato. Con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia che hanno fatto la parte del leone.

La Lega, pur mantenendosi al primo posto con il 23,1%, subisce una flessione (-0,9%) ed è seguita dal Pd, anch’esso in calo (-0,8%), che con il 19,6% si riporta ai valori di fine febbraio. Al terzo posto si colloca il M5S con il 18,9% (+0,9%), quindi Fratelli d’Italia che fa segnare una crescita di 1,7% attestandosi al 18% (il miglior risultato di sempre nei sondaggi)“, evidenzia Pagnoncelli.

Il boom di Fratelli d’Italia e la linea di Giorgia Meloni

Nella confusione che tanti italiani hanno provato nel comprendere l’accordo sul Recovery Plan e le sue conseguenze nell’immediato futuro, pare quindi aver avuto successo la linea critica ma non distruttiva di Giorgia Meloni. A differenza della Lega e di Matteo Salvini, infatti, Fratelli d’Italia ha contestato l’accordo raggiunto dal premier Giuseppe Conte conservando dei toni più prudenti rispetto a quelli del Carroccio.

Al netto del boom di Fratelli d’Italia e del calo del suo principale partner all’opposizione, in ogni caso, Pagnoncelli registra un interesse generale in crescita degli italiani per la politica. “Riguardo agli orientamenti di voto si registra una significativa riduzione (-3,9%) dell’area grigia costituita da astensionisti e indecisi che ritorna al di sotto del 40%“, rileva infatti il noto sondaggista.

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