Fratelli d’Italia, ora Giorgia Meloni attacca Fanpage: “Perché adesso?”

Dopo le prime reazioni all’insegna della massima cautela, Giorgia Meloni torna all’attacco a proposito dell’inchiesta di Fanpage su Fratelli d’Italia. “Una polpetta avvelenata, a pochi giorni dalle elezioni amministrative“, è il giudizio della leader del partito.

Le richieste di Giorgia Meloni a Fanpage

Ciò che Giorgia Meloni contesta è la tempistica scelta per diffondere l’inchiesta. “Tre anni di giornalista infiltrato – spiega la leader di Fratelli d’Italia – per mandare in onda 10 minuti di video nell’ultimo giorno di campagna elettorale e sulle pagine dei giornali nel giorno del silenzio, in uno stato di diritto non sarebbe mai accaduto“.

Continuo a chiedere al direttore di Fanpage le oltre 100 ore di girato per capire come si comportano i miei dirigenti“, ha proseguito Meloni. Che in tal senso ha ribadito un concetto già espresso appena era emersa l’inchiesta di Fanpage. “Chiaramente io sono una persona molto rigida su diverse materie. E voi lo sapete. Però non giudico e valuto dirigenti che conosco da più di venti anni sulla base di un video curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto“, aveva dichiarato a caldo la leader di Fratelli d’Italia.

L’autosospensione di Fidanza da Fratelli d’Italia

Nel frattempo Carlo Fidanza, l’europarlamentare al centro dell’inchiesta, si è autosospeso dal partito. “Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali. Voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettorie a quelli di tutto il mio partito che non homai ricevuto finanziamenti irregolari” e che “non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita“, ha spiegato in una nota.

Il capodelegazione di Fratelli d’Italia ha quindi fatto riferimento a parti del servizio “che purtroppo non sono andate in onda“. E Fidanza ha spiegato: “In più occasioni ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta“.

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