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Si è parlato anche della guerra in Ucraina all’assemblea dell’Unione delle province italiane andata in scena oggi a Firenze. Tra i presenti anche il sottosegretario degli Interni, Ivan Scalfarotto: “Credo che il ruolo degli enti locali sarà importante nell’accoglienza ai profughi, sono loro che possono tradurre in concretezza le decisioni degli enti centrali. L’idea che c’è una guerra a due ore di volo da Milano e pensare che ne usciamo indenni, sarebbe disonesto nei confronti delle persone. Una delle conseguenze è l’accoglienza dei profughi. Ora si parla di più di due milioni e mezzo di profughi dall’Ucraina, ma la previsione è di 7-8 milioni di persone ed è normale che anche l’Italia sarà coinvolta. Queste persone dovranno essere indirizzate al lavoro, alla scuola”.
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A margine dell’assemblea, Scalfarotto si è poi soffermato sull’aumento delle bollette: “Il tema dell’energia si ripercuote su tutto il sistema produttivo, sulle nostre famiglie, per cui bisogna intervenire con convinzione. Bisognerebbe mettere un tetto sui prezzi dell’energia per non avere una ricaduta a valanga”.
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“Penso che l’Europa dovrà rivedere, anche sulla scorta del Pnrr, il modo in cui noi ci finanziamo perché quest’ultimo è nato per una grande emergenza come quella pandemica e ora ci troviamo davanti a qualcosa di più grande. In Europa già si parla di possibilità di finanziarci tutti insieme, di mutualizzare. La fotografia fatta quando il Pnrr è stato disegnato è diversa da quella di oggi. L’Unione europea ha dimostrato davanti a queste sfide epocali una grande coesione. Altrimenti è destinata al fallimento”, ha concluso il sottosegretario agli Interni.
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All’assemblea dell’Upi, nel palazzo della Città Metropolitana di Firenze, è intervenuto anche il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella: “Siamo convinti che sia necessario portare a compimento la riforma degli enti locali. Dopo il fallimento del referendum che prevedeva la cancellazione delle province, è urgente avere un quadro di regolamentazione che guardi sia alle Città Metropolitane che le Province. Questi livelli intermedi tra Regioni e Comuni sono fondamentali, non solo per svolgere questo coordinamento territoriale, ma anche per gestire situazioni di emergenza come quella dei rifugiati ucraini”.
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“Le province stanno vivendo un periodo di grande vitalità. Noi abbiamo bisogno di un trait d’union con i 273 Comuni della Toscana. Il ruolo della Provincia può essere di coordinamento, ma anche gestione attiva. Possono presentare progetti in materia come le scuole, l’edilizia popolare”. Queste, infine, le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
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