I temi delicati che il governo deve affrontare in questi ultimi giorni dell’anno non mancano, e su alcuni di essi si sofferma il presidente della Camera, Roberto Fico, rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa di fine anno. Tra gli argomenti al centro della sua attenzione spiccano il Mes e il Recovery Fund, ma anche il ruolo del Parlamento in questa complicatissima annata.
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Fico parte però proprio dal Recovery Fund. “C’è una discussione in corso su questo. Dobbiamo ancora capire il coinvolgimento di tutti. Dei ministeri, del governo, come si vuole operare nel momento in cui ci sarà una decisione finale su questo. Il nostro modo di operare sarà così. Ne discuteremo con i ministeri, magari anche con manager. Prometto che a cose fatte entrerò più nel dettaglio. Adesso c’è una discussione in corso“, garantisce il presidente della Camera.
Un commento altrettanto importante arriva a proposito del ruolo di Camera e anche Senato, che secondo Fico non è stato messo assolutamente in discussione dai Dpcm e dagli altri atti del Governo nel corso dell’anno. “Il Parlamento è sempre stato ed è la task force dei cittadini italiani – spiega infatti –. Abbiamo fatto un lavoro enorme, non ci può essere un atto del Governo che non viene controllato, indirizzato e votato dalla Camere. Il Parlamento rimane per forza centrale, perché è scritto nella nostra Costituzione ed è quello che stiamo facendo“.
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“Sulla questione Mes, non dobbiamo essere ideologici“, è quindi l’appello di Fico. Che peraltro rimane tra le voci contrarie a questo tipo di soluzione: “La mia opinione è che non sia necessario per il nostro Paese, perché credo che guardando a tutta Europa non c’è un solo Paese che abbia fatto accesso al Mes sanitario. Dopo che avremo deciso quanti soldi davvero servono alla sanità, preferisco ricorrere prima alle aste“.
Quindi il presidente della Camera entra ancora più nel merito: “Cerchiamo di capire quanti soldi abbiamo, quanti ne servono e cerchiamo quanti ne possiamo reperire con aste ad un tasso di interesse basso. Per esempio, perché alla sanità italiana servono proprio 36 miliardi e non 50 o 20? Io preferisco avere un debito comune dell’Unione Europea piuttosto che un debito come quello del Mes“, ha aggiunto Fico.
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