POLITICA

“Fedez elezioni 2023”: quando il rap e la politica vanno a braccetto

È il preludio di una vera e propria discesa nel campo della politica oppure semplicemente l’ennesima trovata pubblicitaria? L’unico elemento certo è che questa mattina, 10 novembre 2021, Fedez ha registrato sul web un dominio che lascia presagire la prima opzione. Ovvero quella che rimanda a un diretto coinvolgimento dello stesso Fedez alle elezioni politiche italiane del 2023. Il dominio registrato, che al momento risulta ovviamente inattivo, non lascerebbe scampo a fraintendimenti del caso: fedezelezioni2023.it. Come non si presterebbe a fraintendimenti di sorta la società che l’ha comprato, la ZDF (Fedez al contrario), che è la sua.

Dal ddl Zan alle polemiche contro Salvini: le battaglia di Fedez in vista delle elezioni del 2023

Fedez entrerebbe così direttamente in un’arena che, da qualche tempo bazzica, abitualmente con sortite sui social e non solo. Se la legislatura parlamentare arrivasse al suo termine costituzionale (come è molto probabile che avvenga), si terranno tra circa un anno e mezzo. Da qui il “Fedez elezioni 2023”. Immaginare il nome del rapper in una scheda elettorale sarebbe stato fantapolitica fino a qualche anno fa. Tuttavia l’affondo al concertone del Primo maggio, le sferzate indirizzate alla classe politica durante il percorso che ha portato all’affossamento del ddl Zan e la costante polemica contro Matteo Salvini potrebbero non essere stati così poi casuali.

Il precedente di Kanye West negli Stati Uniti

Un altro rapper ci ha provato “seriamente” prima di lui. Il 5 luglio 2020 Kanye West aveva ufficialmente annunciato la propria candidatura alle elezioni presidenziali americane, sostenuto anche dal Elon Musk e dalla moglie Kim Kardashian. La campagna elettorale del rapper, che adesso ha cambiato nome in “Ye”, verteva sulla creazione di una cultura della vita, sostenendo la tutela ambientale, rafforzando le organizzazioni basate sulla fede e fornendo una forte difesa nazionale. West si è qualificato per l’accesso al voto in 12 Stati dove ricevette circa 60.000 voti (0,1%), arrivando quinto a livello nazionale.

Fedez un primo passo verso il Parlamento l’ha fatto. Piccolo come può essere l’acquisto di un dominio sul web. Distante migliaia di chilometri: quelli che dividono la sede della sua società (via dei Barbarigo, Milano) da Palazzo Montecitorio. Ma l’ha fatto, senza giri di parole. Che in questo caso sono due, più un numero: Fedez, elezioni, 2023. Oltre all’immancabile “.it”, naturalmente.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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