Fase 2, scontro Solinas-Sala
sulla ‘patente di immunità’

Botta e risposta via social tra il presidente della Regione autonoma della Sardegna, Christian Solinas, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dopo le parole pronunciate dal primo cittadino del capoluogo lombardo nel messaggio di mercoledì mattina. Nodo della questione la possibilità di recarsi o meno in altre regioni: Sala aveva dichiarato in tal senso: “Quando deciderò dove andare per un weekend o per una vacanza, me ne ricorderò, riferendosi ai governatori che, a suo dire, chiederebbero una sorta di ‘patente di immunità’ per l’ingresso di cittadini di altre regioni.

Parole che hanno scatenato la reazione di Solinas e la controrisposta dello stesso Sala.

Solinas: “Sala usi la decenza del silenzio”

“Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia – ha tuonato Solinas in un post pubblicato sulla pagina Facebook della Regione Autonoma della Sardegna -. Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività.

“La Sardegna lo ha fatto proprio per poter accogliere al meglio e in sicurezza tutti i cittadini – ha aggiunto il governatore –, anche e soprattutto quelli che sarebbero fortemente penalizzati se il Governo andasse avanti nell’ipotesi di bloccare la mobilità dei residenti in regioni considerate a rischio superiore verso quelle a basso rischio. Con la mia proposta anche un cittadino di Milano potrebbe godersi da subito le vacanze in Sardegna facendo un semplice test che ne certifichi la negatività al virus al momento della partenza”.

Sala: “Sbagliato discriminare gli italiani per regione”

Quasi immediata la controreplica del sindaco di Milano: “Illustre Presidente Solinas – ha scritto il primo cittadino su Facebook, rispondo con educazione a quanto da lei affermato. Ho parlato a titolo personale, ma non tiro proprio indietro la mano: io non andrei in vacanza laddove fosse richiesto un test di negatività al virus”.

“A parte il fatto che non è così semplice disporre di questi test – ha spiegato Sala –, penso sia sbagliato discriminare gli italiani per regioni di appartenenza. Milano e la Lombardia saranno sempre terre di libertà e di accoglienza. Ci aspettiamo lo stesso dal resto del Paese”.

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