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In vista dell’Eurovision, che si svolgerà dal 10 al 14 maggio, Stefano Lo Russo, il sindaco di Torino, ha chiarito la questione dei biglietti gratis che sarebbero stati riservati a politici e manager. “È stata data una visione falsata per quanto riguarda la gestione dei biglietti. Stiamo inviando inviti alle istituzioni e mi sembra che il rapporto sia positivo. I miei vip sono i volontari e gli amministratori. Non mi sento in colpa per aver invitato i sindaci delle Città metropolitane o amministratori di importanti aziende. Dovremmo uscire dal provincialismo“, ha spiegato il primo cittadino. “Sono eventi che devono proiettare la Città in un contesto internazionale. Abbiamo ritenuto corretto riconoscere ai volontari il loro lavoro e abbiamo dato loro un biglietto gratuito. È un atto dovuto“, ha aggiunto Lo Russo.
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Le dichiarazioni di Lo Russo sono arrivate a margine della presentazione della nuova campagna di promozione di Torino. “‘Torino, che spettacolo!‘ è un payoff che si commenta da solo. Associa la città ai grandi eventi e la proietta in una dimensione regionale. Comprende tutti gli appuntamenti più importanti, dall’Eurovision al Salone del Libro. La campagna sarà a livello nazionale nei principali aeroporti e stazioni italiane. I fuochi a San Giovanni sono in predisposizione, vogliamo farli in sicurezza e nel rispetto della tutela dal rumore. C’è un fitto calendario di eventi collegati a Eurovision, saranno giornate divertenti“, ha spiegato Lo Russo.
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Il sindaco ha poi parlato della decisione del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, di tagliare i fondi ai Comuni per Strade Sicure. “Sono decisioni da contestualizzare. Strade Sicure ha consentito un miglioramento delle condizioni generali. Per il momento esprimo una sospensione di giudizio. La valutazione credo sia stata fatta non per questioni ideologiche o strategiche, bensì legate a un tema di risorse. Se Torino avrà queste risorse va valutato, non era previsto“. Non è mancato un commento sulla polemica riguardante Luca Dal Fabbro, il nuovo presidente di Iren. “Non è di Torino il presidente di Iren? Che provincialismo. Non ho guardato se era nato a Santa Rita ma il suo curriculum, con caratteristiche professionali adatte per guidare una delle più importanti aziende energetiche italiane“.
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