Alcuni confronti fotografici pubblicati dalla candidata leghista alle europee hanno fatto inarcare più di un sopracciglio, mentre l’esponente di FdI ha rimosso un post palesemente offensivo
La bellezza non dovrebbe essere un fattore rilevante nella scelta tra un candidato alle elezioni europee e l’altro. Si tratta di un parametro soggettivo che ha poco o nulla a che fare con la capacità di prendere decisioni nell’interesse della comunità, eppure non è raro che sia usato come arma dai politici per sminuire gli avversari. Alcuni post pubblicati sui social negli ultimi giorni sembrerebbero andare in questa direzione e la giornalista Selvaggia Lucarelli non ha perso occasione per farlo notare.
Lucarelli ha puntato il dito verso alcuni contenuti postati da Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega candidata alle elezioni europee di giugno ed ex sindaco di Cascina, sui propri profili social. Nei post ci sono sempre due foto a confronto, una raffigurante la candidata leghista e l’altra una delle sue avversarie di sinistra. Le immagini sono accompagnate da un invito a scegliere che lascia intendere come una delle opzioni sia nettamente preferibile all’altra. Nel primo post di questo tipo, condiviso il 27 aprile, Ceccardi ha messo vicine una sua foto e una di Ilaria Salis, candidata alle elezioni europee con Alleanza Verdi-Sinistra (Avs), e ha aggiunto questo commento: “A voi la scelta! Anche se non ho dubbi”. È giusto evidenziare che l’immagine di Salis scelta dalla candidata leghista rappresenta l’insegnante durante una delle udienze a cui ha partecipato in seguito al suo arresto a Budapest.
La scelta comunicativa di Ceccardi non è piaciuta a Lucarelli, che l’ha inserita in un collage assieme ad altri manifesti della Lega ritenuti di cattivo gusto. “Tra bodyshaming, meme, slogan da boomer, frasi fesse sui disabili e islamofobia la campagna della Lega sembra una vecchia pagina di Sesso droga e pastorizia”, ha scritto la giornalista. Ha poi postato una foto poco lusinghiera della candidata leghista accompagnata da questo commento: “Susanna Ceccardi convinta di essere Miss Toscana poi è imbattibile”.
In risposta alle critiche, Ceccardi ha replicato di aver creato quel post non per mettere a confronto il suo aspetto con quello di Salis, bensì la fedina penale e il percorso politico. Ha poi proposto una versione del manifesto nella quale ha invitato a scegliere tra Oriana Fallaci e Selvaggia Lucarelli. Sui profili dell’europarlamentare è possibile trovare altri due esempi di questa strategia comunicativa. Nel primo Ceccardi mette a confronto una sua foto con uno scatto raffigurante Elly Schlein: “Visto che a sinistra di sono tanto scaldati per la grafica con la Salis, gliene propongo un’altra. O me, con le mie battaglie e i miei valori o la Schlein, con la sua armocromista. Io non ho dubbi e voi?”.
Il secondo è pressoché identico, solo che al posto della segretaria del PD c’è Lucia Annunziata. Anche stavolta lo slogan è molto simile: “Da una parte la difesa dei confini, della sovranità, delle nostre radici e degli interessi dell’Italia e degli italiani. Dall’altra la difesa dell’immigrazionismo, delle Ong, delle eco-follie di Bruxelles e dell’islamizzazione. Voi cosa scegliete? Io non ho dubbi…”
Se Ceccardi ha quantomeno provato a dare un senso diverso dal boyshaming alle grafiche che ha postato sui social, non si può applicare la stessa “giustificazione” a un post condiviso su X da Luigi Rispoli, vicepresidente di Fratelli d’Italia Napoli. La scritta “separate alla nascita” sopra a una foto nella quale il volto di Schlein è messo a confronto con una ricostruzione delle fattezze di una donna di Neanderthal non lascia alcun dubbio sulla natura volutamente offensiva del contenuto.
In seguito a numerose critiche, il post è stato rimosso e Rispoli ha scaricato la responsabilità dell’errore sulle spalle di un suo collaboratore: “A volte la fiducia viene mal riposta e qualche collaboratore fa cose che non dovrebbe. Un post che voleva essere simpatico non lo è affatto e per questo chiedo scusa a @ellyesse”.
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