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Le trattative per il Recovery Fund continuano senza sosta. Al tavolo dei 27 Paesi dell’Unione Europea si è arrivati all’ennesimo scontro, con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha alzato la voce rivolgendosi ai “paesi frugali” (Olanda, Danimarca, Svezia, Austria, Finlandia e repubbliche baltiche). “Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o che vi riguardi solo in parte”, il suo affondo. Sulla questione è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha partecipato al presidio “basta degrado al Qt8“, presso il mercato Coperto di via Isernia. “Io tifo per l’Italia e per gli italiani. Prendo atto che i governi più ostili, penso ai paesi del Nord Europa, penso a Svezia, Danimarca, Finlandia, Olanda sono tutti governi di sinistra o alleati con la sinistra“, le sue parole.
“Detto questo – aggiunge il leader della Lega -, se alla fine di questi giorni e notti di trattativa, l’Italia arriverà ad ottenere solo una piccola parte di quello che noi già paghiamo all’Europa, oltretutto con il cosiddetto freno di emergenza di poterlo spendere solo con il permesso degli altri paesi europei, è la dimostrazione che così come è impostata questa Unione Europea serva a poco. Serve ad alcuni ma non ai cittadini”.
Prima di giudicare l’operato del governo in Europa, Salvini intende attendere l’esito della trattativa. “Prima aspetto i risultati, poi prendo atto del fatto che da mesi questo governo ci racconta di essere amico dell’Europa, e poi l’Europa ci prende a pesci in faccia. Vedere ministri in Europa con il cappello in mano a chiedere quello che è nostro non è dignitoso“.
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Venendo alle questioni di politica interna, il leader della Lega è tornato all’attacco della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e della vice ministra dell’economia e delle finanze, Laura Castelli. “C’è un ministro dell’Istruzione che a fine luglio non ha ancora spiegato agli italiani come e quando i loro bambini torneranno a scuola. C’è un altro vice ministro indegno, che dice ai ristorati e ai baristi in difficoltà di cambiare mestiere perché incapaci. In qualunque altro paese europeo due persone così sarebbero già state licenziate“. Il leader del Carroccio si è soffermato anche sulle possibili alleanze nel centro-sinistra in vista delle prossime elezioni regionali. “Se Conte, Grillo e Zingaretti pensano di allearsi è perché sanno già di perdere“, la stoccata finale.
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Salvini ha infine parlato di Milano e del sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala. “Sembra che da qualche anno a questa parte il sindaco Sala abbia perso la voglia di fare il sindaco. Siamo di fronte ad una città seduta che ha voglia di rialzarsi e abbiamo un politico che pensa di usare Milano come trampolino o come tram per obiettivi nazionali“, le sue parole. “Milano è Milano e me la tengo nel cuore – ha aggiunto -. Però prima di dedicarmi alla mia città vorrei finire quello che a livello nazionale avevamo cominciato“.
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