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È ufficiale: sarà Monica Cirinnà la candidata del Pd presso il collegio Senato Roma 4. Per la senatrice decidere se accettare o meno la proposta non è stato facile, soprattutto perché non ha mai nascosto di reputare “pessimo” il modo in cui i vertici del partito di cui fa parte hanno gestito le liste. In un primo momento, la prospettiva di dover lottare per “un collegio perdente” l’aveva indotta a rinunciare alla candidatura, ma il ripensamento è arrivato dopo alcune ore ed è stato annunciato (e giustificato) a Palazzo Madama da lei stessa. “Penso che sarà una battaglia difficile, complicata, ma che forse varrà la pena fare, per salvare l’Italia dall’oscurantismo e dai fascisti. E nonostante tutti gli errori commessi, credo che valga ancora la pena votare Pd. Essere rieletti al collegio di Roma 4 sarà una battaglia difficilissima”. E lei ha dichiarato di essere pronta a combatterla, ma solo perché “tantissime persone mi hanno chiesto di ripensarci”.
La senatrice del Pd ha poi messo le mani avanti, per difendersi dalle inevitabili critiche. “Qualcuno ora scriverà che la Cirinnà ci ha ripensato, ma il mio non è un ripensamento dettato dall’interesse, bensì dall’amore e dal rispetto per tanta gente che ancora crede in me. Vinceremo tutti insieme o perderemo tutti insieme”, ha sottolineato.
Cirinnà ha poi raccontato di aver passato una notte terribile, durante la quale ha maturato la decisione di “uscire con dignità come l’ultimo dei gladiatori”. Ritiene che sia “l’unico modo” per non sottrarsi alle sue responsabilità, “continuare l’impegno verso i malati terminali le persone lgbt, i bambini delle famiglie arcobaleno o verso chi è detenuto, magari in un posto orrendo come Regina Coeli. Il Pd deve continuare a occuparsi dei diritti e lo deve fare come una grande comunità di persone”.
Cirinnà ha approfittato dell’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Letta chiacchiera sugli occhi della tigre. Io sono pronta a tirarli fuori, ma solo per le tantissime persone che ieri notte mi hanno riempito di messaggi di solidarietà. Lo faccio perché rimango convinta che solo il Pd possa fermare la destra, fermare Meloni e Salvini ed evitare che l’Italia si trasformi nella Polonia o nell’Ungheria”.
“Lo faccio con ansia. Per nessuno di noi è bello fare un salto nel buio, ma lo faccio per dimostrare che in Parlamento ci si può tornare solo se si ha il coraggio di lottare e anche se non mi verrà riconosciuto dal mio partito, non fa niente. L’importante è che sia la gente a ricordarselo. Se avere gli occhi della tigre vuol dire questo, allora io non abbandonerò chi si sente solo. La solitudine è un male bruttissimo e io penso che il Pd possa farcela, anche davanti a sondaggi complicati e difficili”, ha aggiunto Cirinnà.
“Ritenere che solo alcuni senatori potranno essere difensori della Costituzione in un collegio comodo e blindato, penso sia un errore. Io la difesa della Costituzione la faccio da quasi 10 anni qui al Senato. Nessuno ha un pedigree per difendere la Costituzione. Il Pd ha scelto di proteggere alcune persone e di lasciare a combattere altri”, ha concluso Cirinnà, sottolineando ancora una volta che lei lotterà solo perché molte persone le hanno chiesto di ripensarci.
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