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Il leader di La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, è a Roma per sostenere la coalizione Unione popolare, guidata da Luigi De Magistris. “Tutti sono interessati alle elezioni italiane e voi italiani dovete riflettere al messaggio che volete mandare ai popoli europei e al mondo. Come dice il Papa, fratelli tutti avete un dovere nei confronti dell’Europa. Odiare i migranti fino al punto di votare la destra è stupido. Votare Meloni ci farà perdere tempo in tutta Europa e sarà un brutto esempio. Abbiamo già Le Pen, basta così“, le sue parole in conferenza stampa.
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Mélenchon ha poi preso le distanze dal Movimento 5 Stelle: “Non c’entro niente con loro sin dall’inizio. Ogni tanto c’è stata gente del M5s che è venuta a trovarmi per dirmi che era d’accordo con me e io gli ho detto: se siete d’accordo con me votate De Magistris. Il M5s non ha una bussola, fa qualsiasi cosa ma finisce sempre nella stessa mangiatoia degli altri. Sono legati ai potenti, sono dentro il sistema. Non serve a nulla votare M5s perché il capitalismo ha abbastanza voti di soccorso“, ha aggiunto.
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Quindi, si è concentrato sull’utilità del green pass, considerato un vero e proprio strumento di controllo: “Il green pass è uno strumento per controllare la gente e a noi non piace il controllo generalizzato. Ora ci sono i burocrati liberali che vogliono controllare tutti, non funziona. Non posso dire come gli italiani devono comportarsi e la realtà italiana è stata diversa da quella francese. Quello francese è un popolo ribelle e non sottomesso, capace di grande disciplina quando si tratta di essere solidali ma quando viene detto ‘ognuno per conto suo’ fanno sciocchezze come tutti. Vi auguro delle lotte che vi uniscano“, ha sottolineato il leader di La France Insoumise.
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Infine, una chiosa finale sulla guerra in Ucraina e sulle sanzioni alla Russia: “Molta gente informata sapeva che le strategie messe in campo contro la guerra di Putin avrebbero dato risultati discutibili. Se si decide di tagliare il petrolio e il gas russo bisogna considerare le conseguenze, non è stato fatto. Le sanzioni economiche sono diventate un motivo in più per la competizione tra i Paesi dell’Europa occidentale“, ha concluso Mélenchon.
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Contento per la presenza di Mélenchon, l’ex sindaco di Napoli e leader di Unione popolare, Luigi De Magistris: “Siamo al tavolo con Jean-Luc Mélenchon e rappresentiamo la sinistra radicale con prospettiva di governo. Vogliamo sovvertire i rapporti di forza tra capitale e lavoro, tra essere, sopraffazione e profitto entrando nelle istituzioni e usando il diritto e la costituzione come strumento rivoluzionario. Siamo visionari e sognatori, quindi siamo realisti, tutto questo è realizzabile come l’acqua bene comune a Napoli. Quando Conte mi disse di chiudere i porti, scelsi di disubbidire per non far morire nessuno in mare. Questa è la differenza rispetto alla violenza di un sistema militare ed imperialista“, le sue parole in conferenza stampa.
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