A differenza di molti altri comuni, che hanno già un sindaco, Roma dovrà attendere fino a dopo il 18 ottobre per conoscere il suo futuro. Il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, e quello del centrosinistra, Roberto Gualtieri, andranno al ballottaggio e fino allora i giochi resteranno aperti. Il voto di chi aveva dato la propria fiducia agli altri candidati (la sindaca uscente Virginia Raggi e Carlo Calenda) potrebbe rivelarsi decisivo. Nel corso di un’intervista a Repubblica, Gualtieri ha parlato di questo tema e della possibile convergenza degli elettori del Movimento 5 Stelle verso di lui.
Gualtieri: “Michetti? Tanti moderati hanno delle perplessità su di lui”
“Con Conte c’è un rapporto di stima reciproca, abbiamo collaborato in momenti difficilissimi per il Paese e mi pare che sia lui sia il M5S abbiano fatto una chiara scelta di campo. Mi auguro che, come dice Letta, la convergenza sarà naturale”, ha dichiarato Gualtieri. Il candidato del centrosinistra ha poi parlato del suo avversario. “Ci sono tanti moderati che nutrono forti perplessità sul candidato di Meloni e Salvini: su tanti temi, dai vaccini al Green Pass all’Europa, non sono d’accordo con lui e noi per vincere ci rivolgeremo anche a loro”.
“Escludo accordi sottobanco con Raggi e Calenda”
Nel corso dell’intervista, Gualtieri ha parlato anche di Virginia Raggi e di Carlo Calenda. Ha raccontato che la sindaca di Roma, “molto sportivamente”, lo ha contattato telefonicamente dopo il primo turno. “Calenda non l’ho ancora sentito, ma sono certo che ci parleremo presto. Io non cerco accordi sottobanco né con l’una né con l’altro, e neanche loro. Come ho già detto non farò apparentamenti: hanno entrambi ottenuto un risultato significativo e questo gli va riconosciuto, ma si deve partire dai valori e dai contenuti. È solo su questa base che farò un appello a tutti gli elettori”.