Quella di oggi, giovedì 11 agosto, si è confermata una giornata decisiva per la formazione del terzo polo in vista delle elezioni politiche di settembre. Carlo Calenda, il leader di Azione, e Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva, si sono incontrati e sono riusciti a trovare un’intesa in grado di mettere d’accordo entrambe le parti. L’alleanza tra i due partiti potrebbe portare una ventata di novità in una campagna che finora si è incentrata sulla contrapposizione tra il blocco di centrosinistra e quello di centrodestra.
“Nasce oggi per la prima volta un’alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra che ha devastato questo Paese e sfiduciato Draghi”. Lo ha scritto Calenda sul suo profilo Twitter. “Ringrazio Matteo Renzi per la generosità. Adesso insieme Italia Viva e Azione per Italia sul serio”, ha aggiunto.
“Abbiamo deciso di provarci”, ha scritto a sua volta Renzi su Facebook. “Il 25 settembre troverete sulla scheda elettorale anche questa possibilità: non accontentatevi dei meno peggio, mandate in Parlamento persone di qualità”, ha aggiunto il leader di Italia Viva.
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In seguito al raggiungimento dell’accordo con Renzi, Calenda ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. “Sono pronto ad essere il leader del nuovo terzo polo e sono contento. Ringrazio Matteo Renzi ed ora quello che dobbiamo fare è parlare di programmi. C’è uno spazio importante per chi vuole un’Italia seria, dai rigassificatori al salario minimo, temi che erano presenti con Draghi e che noi li riprenderemo. Io sono il leader della campagna elettorale della lista unitaria ma rimangono le autonomie dei partiti“, ha spiegato. “Perché non ci siamo ancora visti? Perché ci siamo sentiti molte volte, firmeremo qualcosa ma già lo stanno facendo gli staff – ha continuato -. L’accordo durerà perché non credo che Renzi ne stipulerà altri con Fratoianni e Di Maio“. Mentre su Pizzarotti ha detto: “È una persona stimabile e se sarà con noi dovete chiederlo a Renzi“.
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Parlando ai nostri microfoni, Matteo Richetti, un esponente di Azione, ha commentato l’accordo raggiunto tra Calenda e Renzi. “È dal primo giorno che cerchiamo un’intesa con le forze politiche che hanno sostenuto il governo Draghi. CI abbiamo provato con il Pd, ma oggi con Renzi è stato possibile costruire l’accordo su di un’agenda che prevede tra l’altro salario minimo e politiche energetiche. Su queste basi si è costruita l’intesa“, ha spiegato uscendo dalla sede del suo partito a Roma. “Le condizioni per chiudere l’alleanza? Il riconoscimento della leadership a Carlo Calenda; la nascita del terzo polo per chi vuole Draghi; ed infine un’opzione paritaria per le due forze politiche riguardo i candidati – ha continuato -. Il ruolo di Renzi? Ha fatto un passo di lato ma sarà candidato come Carlo“.
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