“Io preferirei essere il primo tra costoro che il secondo a Roma“. Questa frase è stata attribuita intorno al 100 d.C da Plutarco a Giulio Cesare. Queste parole, a distanza di secoli, risuonano attualissime se si pensa alle elezioni comunali a Roma, che si terranno i prossimi 3 e 4 ottobre. Tutti, o quasi, i candidati, a giudicare dai commenti sui loro profili social e non, sembrano darsi già per vincitori. Arrivare secondi non è contemplato a poco più di 15 giorni dalle elezioni.
A Roma, secondo i sondaggi riportati da Corriere della Sera e Messaggero, il primo turno vedrebbbe in vantaggio il centrodestra con Enrico Michetti. A seguire: Roberto Gualtieri, candidato del centrosinsitra, Carlo Calenda con la sua lista civica, il Movimento 5 Stelle nella figura dell’attuale sindaco Virginia Raggi e infine gli altri candidati.
Per Gualtieri i sondaggi vanno presi “con le molle”
Nella gara a chi esulta prima, il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri ha sicuramente avuto dai risultati degli ultimi sondaggi pubblicati un bel boost di fiducia. Il Campidoglio, infatti, gli sembra decisamente vicino, a giudicare dal post pubblicato ieri, 17 settembre, sul suo profilo Facebook.
“I sondaggi vanno sempre presi con le molle, ma quelli pubblicati oggi da Messaggero e dal Corriere della Sera sono molto positivi per noi: in crescita costante, vincenti al ballottaggio, con una notevole distanza da Calenda e Raggi al primo turno” ha scritto il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni comunali a Roma.
“Presi con le molle“, probabilmente, non è il termine più appropriato da utilizzare. I sondaggi sulle prossime elezioni sarebbero da prendere con le pinze. Le molle potrebbero portare a cantare vittoria ancora prima dei risultati. I sondaggi di Corriere della Sera e Messaggero, citati da Gualtieri, segnano il primo un distacco più netto tra i due candidati, con Michetti al 36% e il candidato del centro sinistra al 28,5%, mentre il secondo li vede più vicini, con un distacco di circa 5 punti percentuali. “Andiamo avanti così, fianco a fianco, per restituire alla nostra città la dignità e lo splendore che merita. Insieme, ce la facciamo” ha concluso Gualtieri.
Virginia Raggi, ad ognuno il suo sondaggio per le elezioni comunali
È chiaro che in un contesto dove chi si dimostra debole è destinato a perdere, oguno prova a tirare acqua al proprio mulino. Le elezioni comunali, chiaramente, non sono estranee a questo gioco. Virginia Raggi, che vorrebbe rimanere alla guida di Roma, da lei descritta come un “Ferrari” in un’intervista, sceglie di citare non i sondaggi pubblicati da Corriere della Sera e Messaggero, come nel caso di Gualtieri, ma quelli di Noto Sondaggi per “Porta a Porta”.
Il risultato? Lo racconta proprio Virginia Raggi sul suo profilo Facebook: “Stiamo crescendo sempre di più, mentre gli altri calano. Abbiamo recuperato lo svantaggio e ora stiamo per superare i nostri avversari ormai in affanno“. Il sindaco di Roma utilizza un gergo sportivo. Lo svantaggio, l’affanno degli avversari, sembra tutto pronto per il sorprasso in velocità dell candidata del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali.
“È un testa a testa nel quale noi cresciamo sempre di più e loro sono in difficoltà. Ma non basta. Dobbiamo mobilitarci tutti proprio perché il nostro obiettivo è a portata di mano. Ogni voto è fondamentale e io conto su di voi, sul nostro progetto, sulla nostra forza“.
Facendo un confronto tra i dati di Noto Sondaggi e quelli del Corriere della Sera, appare chiaro come “l’affanno” citato dall’attuale sindaco di Roma non sia esattamente realistico. Se il distacco da Michetti e Gualtieri appare meno evidente nelle percentuali riportate da Porta a Porta, il Corriere della Sera ci mostra un distacco del 15% tra il candidato del centrodestra e Virginia Raggi. Un segno che la strada è ancora lunga. Inutile cantare vittoria, ma credere in se stessi fa sempre bene alla mente.
“Siamo tutti là” dice Carlo Calenda. Ma è davvero così per le prossime elezioni comunali?
Rispetto ai colleghi Gualtieri e Raggi, Carlo Calenda sembra non accettare del tutto la realtà dei fatti, neanche di fronte ai sondaggi letti e commentati insieme a Tiziana Panella durante Tagadà su La7. “Manca ancora un po’ di tempo, ma la gara sembrerebbe essere tra Michetti e Gualteri?” dice Panella, “Ma no, stiamo tutti là” risponde senza pensarci troppo Calenda.
Il candidato alle prossime elezioni amministrative a Roma argomenta, tirando fuori prima la “forchetta” di distanza che c’è tra la percentuale più alta per la sua lista e quella più bassa per il candidato Gualtieri, e poi chiamando in causa il 19% degli indecisi rilevati dal sondaggio di SWG per LA7. “La partita è ancora aperta“. Calenda non si da per vinto, né per sconfitto, rimanendo in una sorta di limbo.
Enrico Michetti, dove sei?
Il candidato del centrodestra Enrico Michetti ai confronti “preferisce la periferia“, come ci tiene a ribadire sul suo profilo Facebook. Il candidato, probabilmente, preferisce anche evitare di commentare gli svariati sondaggi usciti negli ultimi giorni sulle prossime elezioni comunali. Sarà per caso superstizioso? O forse preferisce evitare scivoloni simili a quelli del collega Matteo Salvini, che ha dato una lettura decisamente generosa, soprattutto graficamente, dei sondaggi Ipsos per Corriera della Sera dello scorso 9 settembre.
“Vincere non è tutto: è l’unica cosa che conta” diceva il il giocatore di football americano Henry Russell Sanders. La vittoria alle prossime elezioni comunali sembra, giustamente, l’unica cosa che conta anche per i quattro candidati in corsa a Roma. Lo dimostra la lettura dei sondaggi, dove sembrano “minimizzati” i divari in una corsa ancora lunga. Mancano ancora quindici giorni e, sicuramente, questi non saranno gli ultimi sondaggi dove ognuno interpreterà i dati a proprio vantaggio.