Una netta affermazione del centrosinistra, e un evidente ridimensionamento del M5s a vantaggio del Pd. Ma anche la ripresa di Forza Italia, la conferma di Fratelli d’Italia e un crollo della Lega anche più fragoroso rispetto a quanto previsto. Questo, in sintesi, l’esito delle elezioni amministrative che si sono tenute in tante città (anche molto importanti) d’Italia.
Elezioni amministrative: le vittorie del centrosinistra al primo turno
Alcuni fondamentali centri italiani conoscono già il proprio sindaco già dopo il primo turno delle elezioni amministrative. Una di esse è Milano, che avrà ancora Giuseppe Sala sulla poltrona di sindaco. Il candidato del centrosinistra ha superato il 55%, con Luca Bernardo del centrodestra intorno al 30% e Layla Pavone (M5s) intorno al 4%. Ancora più netta la vittoria di Matteo Lepore (centrosinistra) a Bologna: per lui oltre il 60%, con Fabio Battistini (centrodestra) sotto il 30%. A Napoli, addirittura, Gaetano Manfredi (centrosinistra e M5s) sfonda il 62%, con Catello Maresca (centrodestra) di poco sopra il 20%.
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“Credo che quello che sta maturando a Milano è qualcosa di importante, un evento quasi storico“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala commentando i primi risultati delle elezioni amministrative. “Se questi numeri saranno confermati, rispetto al primo turno del 2016 ho preso 40-50 mila voti in più. La destra è forte finché non la guardi da vicino. Quando lo fai, vedi che non è così“, ha aggiunto Sala.
I commenti di Sala, confermato sindaco di Milano
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“Dall’esperienza di Milano può venire fuori una lezione politica importante per il Paese, sia nei modi di far politica che nella sostanza. Noi abbiamo fatto una campagna senza ricorrere mai alla polemica. Mai all’insulto“. Così invece Sala, parlando dalla sede del suo comitato elettorale dei risultati delle elezioni amministrative in tutta Italia. “Mi chiedo se la politica continuerà a essere una politica del ‘lo manderemo a casa’, ‘il Maalox’. Grandi slogan e proclami. Ma veramente pensiamo che la politica abbia bisogno di questo? Non è così“, ha aggiunto.
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E il giudizio di Sala sulle elezioni amministrative è chiaro. “Penso che Salvini sia il responsabile principale del risultato del centrodestra“, ha affermato il confermato sindaco di Milano. “Da quello che abbiamo capito, ha gestito lui il processo di scelta, è stato martellante a Milano con i suoi proclami. A tre settimane dal voto diceva che a Milano avrebbero stravinto. Non conosce abbastanza bene la città, se diceva così a tre settimane dal voto“.
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“Sono felicissimo. Un mese fa non me lo sarei aspettato, ma negli ultimi giorni andando in giro avevo capito che c’era la possibilità di fare questo grande risultato“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato i primi risultati delle elezioni amministrative, che lo vedono in netto vantaggio sul candidato del centrodestra, Luca Bernardo. “Voglio dedicare a mia mamma quello che spero sia un grande successo per me e per Milano. Lei è qui con me“, ha rivelato commosso. Quindi si è congedato dai giornalisti con un saluto in dialetto milanese: “Sono molto contento“.
Elezioni amministrative: le città che andranno al ballottaggio
Più complessa la partita di Roma, dove certamente le elezioni amministrative si concluderanno con un ballottaggio. Dato per certo il primo posto di Enrico Michetti (centrodestra), Roberto Gualtieri del centrosinistra dovrebbe prevalere di una manciata di punti sulla ex sindaca Virginia Raggi, terza con il M5s. Quarto, con un onorevole 18%, Carlo Calenda. Secondo turno anche a Torino, con Stefano Lo Russo (centrosinistra) in ballottaggio con Paolo Damilano (centrodestra). A Trieste non sfonda Roberto Dipiazza (centrodestra), che al secondo turno se la vedrà con Francesco Russo (centrosinistra).
Nelle altre città capoluogo è già certa la conferma del centrosinistra a Ravenna, Rimini e Salerno, del centrodestra a Grosseto, Novara e Pordenone.
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“Buonasera, aspettiamo dati certi. Sottolineo che a Roma sono l’unica che tiene testa alle corazzate di centrodestra e centrosinistra“. Così Virginia Raggi, sindaca di Roma, a ridosso degli ultimi exit poll sulle elezioni amministrative.
Roma e i commenti del “quarto arrivato” Calenda
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“Non faremo apparentamenti, non faremo alleanze. Sulla questione di un’eventuale indicazione di voto personale e senza contropartite decideremo dei prossimi giorni“. Così, invece, Carlo Calenda in conferenza stampa al suo comitato elettorale dopo le prime proiezioni sul voto di Roma.
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Anche Calenda, poi, ha dato un giudizio più generale sulle elezioni amministrative. “Il dato è che esiste un’area di riformismo pragmatica che non si accontenta dell’offerta politica attuale – ha affermato –. A Roma abbiamo visto un’affermazione significativa, senza precedenti come lista civica a Roma. Ma mi dispiace di non andare al ballottaggio. Il voto di appartenenza ha tenuto anche con candidati non preparatissimi, ma sino a un certo punto“.
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“Mi sono candidato per fare il sindaco e a meno di sorprese nel corso dello spoglio non ci sono riuscito. Resto a fare l’eurodeputato. Il lavoro che farò non sarà solo per Roma, ma nazionale. È un lavoro che dobbiamo proseguire“, ha concluso Calenda dopo la diffusione sui primi risultati delle elezioni comunali di Roma.