È scattata alle 7 di questa mattina la seconda giornata delle consultazioni elettorali, il cosiddetto Election Day 2020. Su tutto il territorio italiano si vota per il Referendum costituzionale, mentre in alcune parti del Paese gli elettori potranno esercitare il diritto di esprimere la propria preferenza per suppletive del Senato, regionali e amministrative. I seggi resteranno aperti fino alle 15.
I dati sull’affluenza e le parole del premier Conte
Per quel che riguarda i dati sull’affluenza, sono simili quelli del Referendum (39,88%) e delle regionali i cui dati sono stati diffusi dal Viminale (Campania, Liguria, Puglia e Veneto, media del 41,37%). Per le amministrative, invece, il dato si aggira attorno al 50%. È importante ricordare che, per quel che riguarda il Referendum, il risultato varrà anche senza il raggiungimento del quorum. Il limite minimo di votanti, infatti, non è previsto per i quesiti referendari costituzionali. I numeri, in ogni caso, sembrano risentire meno del previsto delle preoccupazioni legate all’aumento dei contagi da coronavirus degli ultimi giorni nel Paese.
“A noi è stata segnalata dalle prefetture la regolare istituzione di tutti i seggi in tutta Italia – ha confermato a Rai News 24 il prefetto Caterina D’Amato, direttrice centrale dei servizi elettorali del Ministero dell’Interno -. Ci sono state certamente delle criticità, che sono state superate grazie al lavoro encomiabile dei sindaci e degli uffici comunali cui compete l’organizzazione dei seggi“.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è recato alle urne nella giornata di domenica. Intercettato dai cronisti fuori dal seggio in cui ha votato, nel centro di Roma, il premier ha sottolineato l’importanza della tornata elettorale. “Ogni votazione è espressione di una partecipazione democratica – ha affermato -. C’è sempre l’auspicio che ci sia la partecipazione dei cittadini. Io ho votato in scienza e coscienza“.
Gli elettori chiamati alle urne: le cifre
Il Referendum ha chiamato alle urne oltre 46 milioni di elettori. Quasi 6 milioni, invece, gli aventi diritto al voto nelle regionali in Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto), 750mila nelle suppletive del Senato che riguardano i Collegi uninominali di Sassari e Villafranca di Verona. Per quanto concerne le amministrative, infine, sono 957 i comuni italiani interessati, per un totale di elettori chiamati alle urne che supera di poco i 5 milioni e 700mila.
Alla chiusura dei seggi seguiranno immediatamente gli scrutini delle suppletive, del referendum e delle regionali. Quelli delle elezioni amministrative cominceranno invece alle 9 di martedì 22 settembre.