Le sue parole hanno scatenato un’autentica bufera, tanto da indurre diverse figure pubbliche e non solo a chiedere il suo allontanamento dal Governo. Eppure la Lega non sembra affatto turbata dalla richiesta di Claudio Durigon, che vorrebbe ritrasformare il parco pubblico Falcone e Borsellino di Latina in parco Arnaldo Mussolini. E anzi, Matteo Salvini rompe il silenzio sull’argomento e nega che l’episodio rappresenti un occhiolino del Carroccio a nostalgici o neofascisti.
Contro Durigon il fronte è piuttosto compatto, e svaria tra partiti governativi (Pd e M5s) e forze di opposizione come Sinistra Italiana. Il cui segretario, Nicola Fratoianni, ha messo nel mirino in particolare Matteo Salvini: “In questi giorni ha parlato di tutto e di più. Dallo Ius soli ai migranti e al reddito di cittadinanza, di Marcinelle e Siena. Pure di Fiorentina-Milan. Solo su una questione rimane afono o disinteressato, il suo sottosegretario che dovrebbe togliere il disturbo al più presto dal governo Draghi“.
Tra le voci critiche dei sindaci spicca quella del primo cittadino di Stazzema, Maurizio Verona, proprio nel giorno in cui ricorre l’anniversario della strage fascista di Sant’Anna. L’Anpi è invece intervenuta tramite Fabio Vallon. “Inneggiare al fascismo – le sue parole – è incompatibile con qualsiasi ruolo governativo. Se Durigon non ha neppur quel minimo sussulto morale necessario per presentare le proprie dimissioni volontariamente, che il presidente del Consiglio dei Ministri Draghi applichi le proprie prerogative e revochi immediatamente le deleghe a siffatto figuro“.
Ma nel frattempo le parole di Salvini sulla questione sono arrivate. E non rappresentano quella presa di distanza che molti auspicavano. “Chi è di Latina sa di che vicenda si tratta. Il parco era intitolato ad Arnaldo Mussolini, non a Benito, e poi la sinistra gli ha cambiato il nome. Durigon aveva chiesto al sindaco di occuparsi di immondizia e non di cambiare i nomi ai parchi. Nessuna nostalgia nel passato. La Lega ha i piedi piantati nel presente e nel futuro“, ha infatti dichiarato su Rete 4, ospite di ‘Zona Bianca’.
E non solo Salvini ha respinto polemiche e richieste di destituire il sottosegretario, ma lo ha difeso a spada tratta. “La sinistra chiede le dimissioni di chiunque un giorno sì e un giorno no. Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia e nella Lega non c’è nessun nostalgico. Durigon è bravissimo, è il papà di Quota Cento“, ha concluso.
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