Draghi piace a più di mezza Italia,
ma il sondaggio boccia la politica

Arrivano i dati di un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. E se ciò che emerge è che la maggioranza degli italiani è soddisfatta dall’operato del neo presidente del Consiglio, Mario Draghi, il dato più evidente è una scarsa fiducia generale nei confronti della politica.

Draghi apprezzato, Conte di più

A proposito di Draghi, il 50,6% degli intervistati riconosce all’ex banchiere centrale di aver fatto un buon lavoro, il 27,6% non sa giudicare o non risponde, mentre il 21,8% ha espresso un giudizio negativo. Il premier, in ogni caso, vanta la più alta percentuale di apprezzamento da parte di coloro che hanno preso parte al sondaggio. Almeno tra coloro che sono concretamente attivi oggi come oggi.

Fra le figure politiche il cui comportamento è stato maggiormente apprezzato negli ultimi mesi, infatti, Draghi si ferma al 32,8%, superato dal suo predecessore. L’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arriva infatti al 34,7%. Molto staccati tutti gli altri, a partire da Giorgia Meloni (21,3%), Matteo Salvini (19%) e Roberto Speranza (13,3%), per arrivare a Luigi Di Maio (9,6%), Nicola Zingaretti (7,2%), Enrico Letta (6,4%) e Silvio Berlusconi (5,5%).

I dati imbarazzanti del resto della politica

Riguardo agli attuali componenti del governo Draghi, l’unico ministro a ottenere un gradimento superiore al 15% è Roberto Speranza. Il responsabile del dicastero della Salute è apprezzato infatti dal 29% delle persone raggiunte dal sondaggio. Molto lontani il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (13,1%) e quello della Cultura Dario Franceschini (10,5%). Seguono al 10,2% la ministra della Giustizia Marta Cartabia, al 9,6% Giancarlo Giorgetti a capo dello Sviluppo economico. Ancora più lontani la ministra degli Interni Luciana Lamorgese (8,7%), il ministro del Lavoro Andrea Orlando (6,5%), quello dell’Economia Daniele Franco (3,9%), quelli dell’Istruzione Patrizio Bianchi e delle Politiche agricole e forestali Stefano Patuanelli (entrambi al 3,5%).

Al netto del sostanziale apprezzamento nei confronti di Mario Draghi, appaiono molto equilibrate le intenzioni di voto. I primi quattro partiti italiani, infatti, sono concentrati in meno di 4 punti percentuali l’uno dagli altri. In base alle rilevazioni, infatti, la Lega è attualmente il primo partito con il 21,1%. Seguono il PD (19,5%), FdI (18.8%) e M5S (17,3%). Più lontani FI (7,4%), SI e Art. 1 – MDP (3,3%), Azione! (3%), Italia Viva (2,7%), +Europa (2,1%), I Verdi (1,8%). Altissima percentuale per indecisi e astenuti, che insieme raggiungono il 46,3%.

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