Primo Question Time per Mario Draghi. Tanti i temi sottopostigli nell’Aula della Camera dei Deputati. Il presidente del Consiglio ha risposto sugli interventi per il riavvio del settore wedding, sull’emergenza migranti, sulle iniziative per il contrasto delle morti sul lavoro, sul Recovery Plan e sulla sospensione del patto di stabilità Ue. Ma anche sul rilancio del turismo e sul caso Durigon.
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Una prima risposta arriva sul tema delle riaperture, in particolare modo sulla celebrazione dei matrimoni. “Lunedì 17 maggio ci sarà la cabina di regia e si daranno risposte al settore del wedding“, dichiara Draghi. “Capisco la preoccupazione di chi si accinge a sposarsi. Il festeggiamento è un desiderio che abbiamo avuto tutti ma è fondamentale avere pazienza per evitare che una occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in un potenziale rischio per i partecipanti“. “Il governo resta vicino al settore come il wedding con lo stanziamento di 200 milioni per anno in corso e prevede ulteriori indennizzi nel nuovo decreto sostegni la settimana prossima”.
Migranti, Draghi: “Impegnati per una redistribuzione efficace in Ue”
Il governo italiano è impegnato “esercitare una pressione intra-europea affinché si torni a una redistribuzione efficace dei migranti“, ha poi affermato Draghi. “Sull’immigrazione il governo vuole seguire una politica equilibrata efficace e umana. Nessuno sarà lasciato solo in acque territoriali italiane; il rispetto dei diritti umani è una componente fondamentale nella politica migratoria. Ora è prioritario il contenimento della pressione migratoria nei mesi estivi con una collaborazione più intensa da Libia e Tunisia nel controllo delle frontiere”.
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“Voglio esprimere il cordoglio mio e del governo per la morte della giovane Luana D’Orazio e degli altri cinque, ben cinque, lavoratori deceduti nell’ultima settimana”, ha detto Draghi sul tema delle morti sul lavoro. “Non dobbiamo dimenticare, siamo vicini alle loro famiglie e intendiamo fare tutto il possibile per evitare il ripetersi di tali tragici episodi dobbiamo fare di più sulla sicurezza sui luoghi di lavoro”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. Alle parole di Draghi è seguito un lungo applauso unanime della Camera.
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“Gli ufficiali” che della vicenda in cui sarebbe coinvolto il sottosegretario Claudio Durigon sono della Guardia di Finanza, “non rivestono qualifiche di polizia giudiziaria e peraltro non possono eseguire un’indagine di diretto intervento. Infine, la stessa procura di Milano ha confermato piena fiducia ai militari della Guardia di Finanza evidenziandone professionalità e rigore” negli interventi. Lo dice Mario Draghi nel corso del Question Time alla Camera rispondendo ad un’interrogazione di Alternativa c’è sul caso Durigon.
C’è poi la questione turismo. “La pandemia ha avuto sugli operatori turistici effetti economici ingenti e siamo all’opera per farli ripartire quanto prima e con la massima sicurezza. La prima iniziativa è lo sforzo che il governo fa per il rapido completamento della campagna vaccinale. Tra fine giugno e inizio luglio avremo vaccinato con almeno una dose tutti i fragili e gli over 60″. Sui flussi turistici, “per quanto riguarda i Paesi del G7, in particolare Usa, Giappone e Canada saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale“.
In questo senso, “il Pnrr include fondi integrati per circa 9 miliardi per sostenere la competitività delle imprese turistiche, è previsto inoltre lo stanziamento di 500 milioni di euro per aprire cento nuovi siti culturali. È previsto lo stanziamento di 14 milioni di euro per costituire un digital hub del turismo“. “Per quanto riguarda i flussi turistici, prevediamo di ampliare la sperimentazione dei voli ‘Covid-tested’, che includa più linee, più rotte e più aeroporti”.
“Il 3 marzo la Commissione Ue ha adottato una comunicazione che fornisce indicazioni in materia di bilancio, circa la disattivazione della clausola di salvaguardia. L’intenzione è di ancorare la disattivazione fino a quando l’economia europea tornerà ai livelli pre-crisi, non prima del 2023. Voglio essere molto chiaro. È fuori discussione che le regole sul patto di stabilità dovranno cambiare, ma questo dibattito non è ancora partito”, ha detto Draghi al Question Time. “La mia linea è che le attuali regole sono inadeguate. Lo erano e lo sono di più per la uscita dalla pandemia. Dovremo concentrarsi su un forte slancio della crescita per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici”.
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Sui vaccini, “la posizione espressa da Biden si chiarirà nei prossimi giorni ma parte da una semplice considerazione. C’è uno sbilanciamento tra i finanziamenti pubblici delle grandi case farmaceutiche e i paesi più poveri al mondo. L’indirizzo Usa va condiviso ma il rischio è che la sospensione dei brevetti sia un disincentivo alla ricerca”.
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