Per il nuovo dpcm la linea del ministro della Salute, Roberto Speranza, è tracciata: saranno vietate le feste sia nei locali pubblici sia nelle abitazioni. Una conferma che arriva direttamente dal titolare politico della Salute durante il programma televisivo Che tempo che fa. Una misura che lascia perplessi numerosi osservatori, perché incide direttamente nella vita privata dei cittadini. Per questo se ne parlerà nuovamente con i presidenti di Regione e con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per stabilire se confermare questa linea oppure, per gli eventi nelle case, fermarsi a una raccomandazione. Certamente non si potranno avere più di trenta invitati ai banchetti dopo matrimoni, battesimi, cresime. Le regole sono le stesse applicate nei ristoranti: mascherina quando non si è al tavolo, distanziamento se non si è congiunti, al buffet serviti soltanto dal personale di sala.
I nuovi divieti previsti nel nuovo Dpcm
Nell’imminente Dpcm, il via libera ai “divieti di sosta” per i cittadini di fronte ai locali pubblici, ma anche nelle strade e nelle piazze a partire dalle 21, appare scontato. Sarà prevista anche la chiusura di bar e ristoranti alle 24 e il divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 22. Lo conferma il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, quando dice che “bisogna rispettare le regole, evitare gli assembramenti e prestare particolare attenzione alla dinamica familiare, visto che la maggior parte dei contagi avvengono lì”. E dunque si potrà stare all’aperto soltanto se seduti ai tavoli.
Fermi calcetto e basket e incentivi allo smart working
Nel nuovo decreto saranno nuovamente vietati gli sport di contatto e dunque calcetto, basket, ma anche tutte le attività amatoriali svolte dai ragazzi. I componenti del Comitato tecnico-scientifico avevano già chiesto al governo di intervenire per limitare gli sport da contatto a livello amatoriale. Il governo sembrerebbe orientato ora a seguire il suggerimento perché gli scienziati ritengono che queste attività aumentino i contagi visto. Al momento, questa misura non riguarderà il livello professionistico.
La proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 mantiene immutate le norme attualmente in vigore, ma il governo potrebbe chiedere nel nuovo dpcm alle aziende di aumentare al 70% la percentuale di smart working rispetto a quella attuale (50%) per limitare i contatti tra le persone negli uffici. In ufficio, in base al nuovo decreto, è comunque obbligatorio indossare la mascherina, sia pur seguendo le linee guida per le varie tipologie di attività. Si può stare con naso e bocca scoperti soltanto se si sta in stanza da soli.
Nel dpcm quarantena di 10 giorni e un tampone negativo per uscire
Il Comitato tecnico-scientifico accoglie inoltre la richiesta del ministro Speranza e riduce il tempo della quarantena e dell’isolamento fiduciario da 14 a 10 giorni. Inoltre, per poter tornare alla socialità sarà necessario un solo tampone negativo e non due come previsto finora. Un modo per alleggerire il sistema di diagnosi ormai in tilt con attese di ore di chi si mette in fila per sottoporsi al controllo, che sarà applicato anche alle scuole, dove moltissime classi si sono fermate proprio perché alunni e professori sono in clausura. Per questo si è deciso che la possibilità di effettuare i test sarà estesa anche ai medici di base e ai pediatri.
Speranza: “Serve unità Repubblica per difendere diritto alla salute”
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“Abbiamo bisogno più che mai di una grande unità tra i pezzi della Repubblica. L’art. 32 della Costituzione dice che la Repubblica tutela la salute quale diritto fondamentale, e quando si dice la Repubblica la si intende in tutte le sue manifestazioni. Questa è la direzione di marcia verso cui ci dobbiamo muovere: una piena sinergia tra i pezzi dello Stato. Questo è quanto mai valido in una fase così delicata come quella che stiamo vivendo, in cui la battaglia per difendere il diritto alla salute è ancora più centrale”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della presentazione del monitoraggio CC-Nas Estate tranquilla 2020.