Dpcm, scontro nella maggioranza:
Renzi chiede profonde modifiche

Matteo Renzi interviene a gamba tesa contro il governo (che lui stesso sostiene) a proposito del nuovo dpcm di ieri. “Mentre si chiedono (ancora) sacrifici, sarebbe molto utile, secondo me, che il governo chiarisse questi punti”, scrive sua enews settimanale. “E ci spiegasse quali sono i dati scientifici e le analisi sui quali si prendono le decisioni: i dati scientifici, non le emozioni di un singolo ministro”. Per questo, ha annunciato il leader di Italia viva, chiederà al premier Giuseppe Conte di modificare il dpcm “nella parte su ristoratori, luoghi di cultura e attività sportiva. Prendendo così a modello quanto fatto dall’Alto Adige che, ignorando quanto deciso dal dpcm, ha deciso di far valere la sua autonomia e tenere aperti bar e ristoranti fino alle ore 22.

L’affondo di Renzi contro Conte: “Servono più posti in terapia intensiva, non generiche raccomandazioni ai cittadini”

Renzi accusa Conte di non aver tenuto in considerazione i dati, ma solo “le emozioni”. Il primo problema, secondo il leader di Italia Viva, sarebbe la possibilità per le scuole di applicare la didattica a distanza oltre il 75%. “Chiudere di nuovo le scuole è una ferita devastante”, ha detto ancora. Servono i tamponi rapidi a scuola, non i banchi a rotelle. Servono le aziende private per i trasporti, non complicate regole sulla didattica a distanza”. Poi Renzi parla del sistema sanitario: Servono più posti in terapia intensiva, più personale sanitario e un sistema di tracciamento degno di questo nome, non generiche raccomandazioni ai cittadini. Serve far funzionare in modo efficiente e sicuro la macchina dei test, non chiudere i teatri e i ristoranti che rispettano le regole, perché questo crea un effetto a catena in tanti settori”.

Quindi, mentre il ministro della Cultura, Dario Franceschini, mette in guardia sul fatto che “chi protesta non ha capito la gravità del virus”, Renzi insiste nel dire che i maggiori contagi sono sui mezzi di trasporto e non nelle sale teatro o concerto. “Va bene rinunciare”, ha chiuso Renzi, “a molte libertà per il virus. Ma chiudere i luoghi di cultura e di sport è, invece, un errore: è più facile contagiarsi sulla metropolitana che a teatro. E la chiusura dei ristoranti alle 18 è tecnicamente inspiegabile, sembra un provvedimento preso senza alcuna base scientifica. A cena il Covid fa più male che a pranzo? E per chi si era attrezzato valgono le stesse regole? Ci rendiamo conto del danno economico devastante?”.

Zingaretti va al contrattacco: “Non serio stare al governo e fare opposizione”

“Vedo molti distinguo da esponenti di governo, da forze di maggioranza con iniziative politiche che ritengo incomprensibili, penso che non siano mai stati seri quei partiti che la sera siedono ai tavoli del governo e la mattina organizzano l’opposizione rispetto alle decisioni prese la sera precedente”. A dirlo è il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, sulle parole di Matteo Renzi. E ancora: “È sempre stato sbagliato, ma ora stare con i piedi in due staffe è eticamente intollerabile. In gioco c’è la vita delle persone. L’Italia si aspetta da chi ha responsabilità di governo serietà e autorevolezza”. E ancora: “Il nemico è il virus, non le regole”.

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