Dpcm, Salvini: “Sono preoccupato, noi vogliamo collaborare”

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Il Dpcm firmato nella notte dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte non convince l’opposizione, in particolare il leader della Lega Matteo Salvini. A proposito delle nuove disposizioni dell’esecutivo, l’ex ministro dell’Interno non ha risparmiato una forte critica: “Noi vogliamo lavorare insieme. Lo chiedono gli imprenditori, i sindacati, le partite Iva. Lo chiediamo noi che siamo opposizione ma maggioranza nel Paese. Non possono chiederci un commento a mezzanotte e mezza senza aver ascoltato nessuno”.

“Sono preoccupato perché gli errori della scorsa primavera dovrebbero far capire che da soli non si va da nessuna parte – ha aggiunto Salvini -. Abbiamo la voglia di collaborare, però se questi avvisano che se entrano in casa sei amici il settimo rimane fuori allora non si lavora così. Le nostre proposte? Soldi veri e immediati a imprese e famiglie perché con lo sblocco dei licenziamenti sarà un dramma. Poi c’è la questione delle cartelle esattoriali, sarà un massacro”.

Salvini: “Multa alla barista in pausa? Demenziale”

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Il rappresentante del Carroccio ha anche commentato duramente l’episodio di Pavia riportato da La Repubblica, che ha visto una barista ricevere una multa di 400 euro per essersi abbassata la mascherina per fumare una sigaretta in pausa. Ha inoltre ironizzato sulla “forte raccomandazione” del governo di evitare la presenza di più di sei persone in casa. “Io penso che multare le bariste in pausa sigaretta sia demenziale. Un conto è sanzionare chi fa il furbo appositamente. Ma inseguire le bariste o le feste di compleanno col settimo bambino mi sembra irrispettoso. La mascherina? Quando vado a letto non metto la mascherina, allora mi autodenuncio. Spero di non incorrere in un reato penale visto che ne ho già tanti”.

“Ora cercherò, come in Unione Sovietica, i delatori condominiali per segnalare se al quinto piano è entrato il settimo cugino. Può andare bene in Venezuela o Corea del Nord ma non in Italia ha poi aggiunto sarcasticamente Salvini.

“Nessun altro Paese europeo discute del Mes”

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Salvini ha poi parlato anche degli strumenti per il rilancio economico del Paese, confermando la posizione contraria del suo partito al Mes. “Gli ultimi buoni del Tesoro verranno emessi a tasso negativo – ha spiegato -. Perciò se c’è voglia di investire in Italia e per l’Italia perché dovremmo essere l’unico Paese europeo che si infila nella gabbia del Mes?”.

“Non ha senso perché il Mes serve a chi non riesce a finanziarsi sul mercato. C’è la fila per i buoni del Tesoro italiani a tasso d’interesse irrisorio. Nessun altro Paese europeo sta dibattendo del Mes” ha concluso il leader della Lega.

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