Quanto avvenuto “ci deve far riflettere sulla necessità di vivere l’innovazione tecnologica” senza rinunciare alla “necessità di garantire la sicurezza dei dati”
“Penso che l’innovazione tecnologica si debba accompagnare anche da tutti quei meccanismi necessari a tutelare quell’immane mole di dati che oggi vengono gestiti attraverso i nuovi strumenti”. Lo ha dichiarato il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, a margine di un evento a Rho Fiera Milano, parlando del caso dei dossieraggi. “Quello che leggo sui giornali mi lascia esterrefatto, pensare che ci sono persone che in modo semplice possano accedere a dati riservati ci deve far riflettere sulla necessità di vivere l’innovazione tecnologica tenendo presente che noi abbiamo la necessità di garantire la sicurezza dei dati, che è una tutela anche della sicurezza del Paese. È quindi evidente che dobbiamo spenderci moltissimo su questo fronte, l’innovazione tecnologica ci porti beneficio ma sia trasparente e corretta”, ha aggiunto.
Anche Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha parlato dello scandalo dossieraggi. “Il parlamento si è dotato di una legge sulla cybersecurity e stiamo ora discutendo una legge sull’intelligenza artificiale. In Italia c’è ritardo nella consapevolezza su quella che è la cultura del dato. E lo stiamo scoprendo ora constatando questi danni. Io penso che la cosa migliore sia costituire una sorta di agenzia del dato che sovraintenda tutto ciò che riguarda qualità del dato e fase di input e che faccia in modo che questo dato non venga sottratto o non possa essere indagato da soggetti senza alcuna competenza. Inoltre, bisogna controllare i flussi di dati. Non escludo che nei prossimi mesi ci sia una risposta tecnica e legislativa”, ha spiegato.
Sul caso dei dossieraggi “penso tutto il male possibile”, ha detto il vice Presidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè. “È un cancro che rischia di generare metastasi dal punto di vista del furto dei dati, dell’utilizzo dei dati, del ricatto che si fa con questi dati. Il livello raggiunto supera ampiamente quello di guardia, c’è necessità che la magistratura vada fino in fondo con un’inchiesta alla quale, poi, il Parlamento dovrà affiancare un lavoro per mettere in sicurezza ciò che fino ad adesso in sicurezza non è stato”. “Prima” della commissione parlamentare “si faccia l’inchiesta, poi arriva la commissione che deve mettere in sicurezza l’ambiente in cui viviamo” ha concluso.
Anche Gian Marco Centinaio, vice presidente del Senato ed esponente della Lega, ha parlato di una situazione grave. “Nel momento in cui si fanno dossieraggi anche nei confronti del Presidente della Repubblica, vuol dire che questo Paese ha qualcosa che non funziona. Commissione d’inchiesta probabilmente sì, ma che la magistratura inizi seriamente a indagare su quanto sta succedendo nel nostro Paese, perché ogni giorno ne succedono di nuove. Un Paese che fa dossieraggi secondo me è un Paese del terzo mondo”.
Mandati d'arresto della Corte Penale Internazionale contro Netanyahu, Gallant e Deif: accuse di crimini di…
Quello che emerge dal rapporto è che nessuno Stato sta cercando davvero di dire addio…
Incontro storico tra Javier Milei e Giorgia Meloni: alleanza strategica, cooperazione bilaterale e difesa dei…
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…