Dl semplificazioni, Conte ottimista: “Maggioranza troverà risoluzione”

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, conserva grande ottimismo per quel che riguarda l’approvazione del Dl semplificazioni nonostante le opinioni divergenti all’interno della stessa maggioranza di governo. “Qui non è questione di passi indietro. L’Italia non è disposta a fare passi indietro – ha detto il premier –. L’Italia ha sofferto così tanto in questi mesi che vuole una ripartenza veloce, pronta, certa”.

“Questo è il momento del coraggio – ha aggiunto Conte, con tono quasi solenne, parlando ai cronisti -. Sono sicuro che, pur nella varietà delle posizioni che ci possono essere tra le forze di maggioranza, si possa trovare una convergenza per una semplificazione vera e robusta. Ci sono degli aspetti tecnici sui quali dobbiamo confrontarci, qualche nodo politico potrà esserci, ma ne dobbiamo venire a capo”.

“Necessario passo risolutivo. I dubbi dell’Anac? il ‘modello Genova’ ha funzionato”

Conte non ha dubbi sulla necessità del Dl semplificazioni, al di là dei dubbi avanzati dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. “Abbiamo già fatto degli interventi, dei passi avanti – ha detto il presidente del Consiglio -. Adesso però occorre un passo risolutivo, non possiamo concederci di mancare questo appuntamento. Si tratta di un evento storico per l’Italia, soprattutto perché usciamo da un periodo di grande sofferenza. Adesso non c’è altra possibilità: tutti dobbiamo osare, naturalmente lavorando affinché ci siano dei presidi di legalità rafforzati, protocolli antimafia, ancora maggiore trasparenza. Non possiamo però accettare il principio secondo cui in Italia non facciamo, o facciamo lentamente, per paura di infiltrazioni mafiose e criminali, per paura che ci siano episodi di illegalità. È un atteggiamento non accettabile“.

“Non ho seguito tutta la relazione da parte del presidente dell’Anac, ho letto solo degli stralci di agenzia – ha specificato Conte –. Dubbi sul ‘modello Genova’? Io dico solo che ha funzionato, tanto è vero che ci sono state un paio di situazioni che sono state fermate proprio grazie ai controlli svolti. Adesso stiamo rafforzando quei controlli, preventivi e repressivi. Da quanto ho letto, tra l’altro, risulta che ci sono lavori per 19 miliardi di euro che sono rimasti bloccati: questo è tutto dire, le cifre parlano chiaro”.

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