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“I rapporti con l’Egitto non potranno svilupparsi nella loro pienezza fino a quando non sarà fatta piena luce su quanto accaduto. Questo considerando anche la giusta, persistente ed elevatissima sensibilità sulla vicenda da parte delle Istituzioni e dell’opinione pubblica italiana“. A dirlo è Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, durante il suo intervento alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
“Anche per questo abbiamo sensibilizzato i nostri partner in sede di Unione Europea e Nazioni Unite sulle nostre richieste di giustizia e verità” ha continuato il ministro Di Maio, spiegando di aver portato all’attenzione del Consiglio degli Affari Esteri la vicenda di Giulio Regeni lo scorso 25 gennaio. “In quell’occasione ho espresso la forte aspettative di ricevere il sostegno dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri nello sforzo di ottenere collaborazione, giustizia e verità“.
Di Maio: “Il perseguimento della verità continuerà a essere obiettivo fondamentale”
Luigi Di Maio ha così sottolineato come l’azione del Governo per sensibilizzare il Cairo sia stata incessante. Nonostante questo, però, i “progessi ultimamente ottenuti risultano insufficienti“. E ha continuato: “Daremo pieno sostegno all’autorità giudiziaria utilizzando tutti gli strumenti internazionali per eseguire la sentenza, una volta che ci sarà stata. Ora il nostro obiettivo è supportare il procedimento penale a carico degli imputati“.
“Arrivare a un quadro definitivo, e sancito da un giusto processo, non restituirà Giulio ai suoi genitori. Ma riaffermerà la forza dei valori di giustizia, trasparenza e stato di diritto in cui credeva” ha detto Di Maio, espimento ai genitori del ricercatore la vicinana del Governo.