Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha voluto inviare una lettera a Il Foglio dove fa le sue scuse a Simone Uggetti, esponente del Pd arrestato nel 2016 e costretto alle dimissioni un mese dopo. “Sull’arresto dell’ex sindaco di Lodi ho contribuito a esacerbare il clima. Mi scuso”.
Le motivazioni di Di Maio sui comportamenti di quei giorni in cui Uggetti venne arrestato
“Ricordo bene quei giorni”, scrive Di Maio, “in cui la notizia dell’arresto portò diversi partiti italiani a chiederne le dimissioni. Nella stessa piazza, e nello stesso weekend, prima il Movimento 5 stelle con la mia presenza e il giorno dopo la Lega di Matteo Salvini, con Calderoli, organizzarono dei sit-in contro il dottor Uggetti fino a spingerlo, un mese dopo l’arresto, alle dimissioni”.
“Con gli occhi di oggi”, continua Di Maio, “ho guardato con molta attenzione ai fatti di cinque anni fa. L’arresto era senz’altro un fatto grave in sé, che allora portò tutte le forze politiche a dare battaglia contro l’ex sindaco, ma le modalità con cui lo abbiamo fatto”, che alimentarono la “gogna mediatica”, “anche alla luce dell’assoluzione di questi giorni, appaiono adesso grottesche e disdicevoli”.
La risposta dell’ex sindaco di Lodi
″È giusto che in questa sede io esprima le mie scuse”, conclude l’ex capo politico 5 stelle, aggiungendo di voler “aprire una riflessione”, ricordando che “il periodo dell’arresto di Uggetti coincise con le campagne elettorali che nel 2016 coinvolsero le città di Roma, Torino, Napoli, Milano e Bologna”. Lo stesso ex sindaco di Lodi Simone Uggetti ha voluto replicare così la lettera di Luigi Di Maio a Il Foglio. “Ho letto la dichiarazione di Di Maio nei miei confronti ma, su quanto detto, devo ragionarci bene prima di commentare”.