In seguito all’approvazione dello scostamento di bilancio proposto dalla maggioranza (avvenuta con 221 voti favorevoli e 116 contrari), Giuseppe Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa. “Questo non toglie nulla alla pagina che questa maggioranza ha scritto ieri, l’ennesima dimostrazione di incapacità. Il ministro dell’Economia ha dichiarato che i suoi deputati o sono ignoranti o non si rendono conto e sono superficiali, e non ci si può permettere la superficialità quando si governa“, ha osservato il presidente del Movimento 5 Stelle. “Ora andiamo avanti, potranno completare questa sceneggiata di volere il primo maggio portare delle norme che precarizzeranno ancora di più il lavoro e smantelleranno il reddito di cittadinanza. Se avessero la dignità politica di guardare ai problemi del Paese dovrebbero introdurre il salario minimo legale, che la Meloni ha chiamato specchietto per le allodole. Forse lo è per lei che, come me, viene pagata in modo lauto dal Parlamento, ma non per chi prende 5 euro l’ora“.
“Il ministro Giorgetti dopo l’umiliazione di ieri si è lanciato auspicando in un brindisi, ma non si può fare un brindisi con lo spumante comprato da altri – ha aggiunto Conte – Lui non ha alcun merito di questi risultati, dovrebbe preoccuparsi della prospettiva di crescita che lui sta determinando con questa maggioranza con la legge di bilancio fatta da loro, nel segno dell’austerità, e vedere che questi numeri ce li dimentichiamo. Guardiamoli ora perché purtroppo sono molto preoccupato ce li dimenticheremo con le loro manovre di bilancio. A cominciare dal Pnrr su cui stanno gettando la spugna“.
Conte ha poi commentato la candidatura di Matteo Chiantore (del Pd) a sindaco di Ivrea. “Ivrea si sta rivelando un laboratorio, con quattro liste che non solo testimoniano la possibilità di condividere progetti e obiettivi in modo unitario tra le forze di opposizione principali ma anche un coinvolgimento della società civile in modo significativo. Questo rafforza il progetto politico che presentiamo qui oggi. Ivrea dimostra la nostra concretezza e disponibilità a lavorare insieme laddove ci siano delle premesse. Nessuno vuole fare la guerra tra le opposizioni, ma occorre un progetto condiviso. Risolviamo il progetto di una visione di Paese condivisa che è quello che serve per contrastare queste destre“.
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