Per il decreto Sostegni il governo Draghi cerca di stringere i tempi. È previsto infatti per oggi un incontro tra i capigruppo della maggioranza e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, sul dl Sostegni che sarà sul tavolo del Consiglio dei Ministri domani, venerdì 19 marzo. Il testo dovrebbe prevedere circa 12 miliardi destinati alle imprese e ai professionisti maggiormente danneggiati dalle chiusure a causa dell’emergenza Covid-19. Prevista anche la rottamazione delle cartelle esattoriali del periodo 2000-2015 fino a 5mila euro. Proroga della Naspi per due mesi, mentre il reddito di cittadinanza verrà rifinanziato con un altro miliardo. Rifinanziamento della Cig fino a giugno per la cassa integrazione Covid e fino a ottobre per i settori in cassa integrazione in deroga. Possibile un nuovo stop ai licenziamenti per le aziende che hanno la cassa ordinaria fino al 30 giugno.
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“Dobbiamo affinare il meccanismo di sostegno alle categorie che sono danneggiate dalle chiusure. Per noi l’idea migliore è di farla sulla perdita di fatturato su base annua. Poi bisognerà fare un’operazione sulle cartelle esattoriali. Queste sono due delle tante cose. Servirà sicuramente un nuovo scostamento di bilancio“. Così il deputato di Italia Viva, Luigi Marattin, fuori Montecitorio, parlando delle priorità del Dl Sostegni.
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“Per noi una priorità è la proroga del blocco dei licenziamenti e poi i ristori per le aziende che hanno subìto le chiusure. Dal 20 di gennaio, sono passati quasi due mesi. Probabilmente sarebbe potuto arrivare un po’ prima“. Così il deputato di Liberi e Uguali, Federico Fornaro, fuori Montecitorio.
Intanto ieri si è tenuta a Palazzo Chigi la riunione sul decreto Sostegni. Oltre al presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno partecipato tra gli altri il ministro del Lavoro, Andrea Orlando (Pd), il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli (M5s), il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti (Lega), il ministro della Salute, Roberto Speranza (Leu), il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta (FI), la ministra per la Famiglia, Elena Bonetti (Iv). È molto probabile che proprio venerdì, al termine della riunione del governo, sarà lo stesso Draghi a illustrare ai giornalisti le misure contenute nel provvedimento. Sarebbe la prima conferenza stampa dell’ex presidente della Bce da quando si è insediato alla guida dell’esecutivo.
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