Giovedì 20 aprile, il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto-legge Cutro. Dopo giorni di tensione, scontri e discussioni – tra norme e provvedimenti molto restrittivi -, l’Aula si è espressa con 92 voti favorevoli, e 64 contrari. Per ricevere l’ultima approvazione, e diventare legge, il testo verrà ora consegnato alla Camera, che ha tempo fino al 9 maggio per approvarlo. Qui è probabile che non vengano apportate nuove modifiche. Sul decreto sono state diverse le voci che si sono espresse a riguardo, da un partito all’altro.
Sul Decreto Cutro Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, si è così espresso: “Il decreto riguarda i flussi, organizzandoli e consentendoli con dei limiti. All’interno di questo decreto è stato introdotto un emendamento della maggioranza che ha trovato un punto di sintesi, che restringe i criteri della protezione speciale. Non cambia niente per l’asilo politico, ma quello speciale che era stato allargato dal governo giallorosso viene ristretto essendoci una maggioranza di centrodestra. Il punto dove ho chiesto la riformulazione era quello che faceva riferimento a principi costituzionali e trattati internazionali, cosa che si dava per scontata dato che le norme costituzionali sono superiori alle leggi. Essendoci un riferimento diretto nella normativa del 2020 si era pensato di toglierlo perché superfluo, nessuna marcia indietro“.
Sull’argomento è intervenuto anche Carlo Calenda, leader di Azione, negli ultimi tempi finito al centro dell’attenzione politica per la crisi con Matteo Renzi. “Il centrodestra voleva fare una norma sui migranti che non era costituzionale: il problema non è solo quello che scrivono o meno nelle norme, tutti fanno leggi e nessuno amministra niente e quando hai un problema come quello dei migranti devi saperlo fare. Parlano di 500.000 ingressi e non tengo conto di quelli che devono essere regolarizzati. Riferimento ai trattati internazionali rimosso perché superfluo? Quello che succede con questa norma è che si inserisce un reato universale che non andrà da nessuna parte, queste cose si risolvono con la nuova amministrazione. Sostituzione etnica? Lo stesso Lollobrigida ha ammesso di aver detto qualcosa per ignoranza, ma certe parole sottintendono un elemento razziale e certe parole non si possono più dire“.
Entrando a Montecitorio, anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha commentato la vicenda: “Sul decreto Cutro abbiamo votato contro e c’è una nostra proposta di legge che ora formalizziamo“.
Infine, è intervenuto anche Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato: “Non si tratta di un compromesso, l’emendamento sula protezione speciale la riporta per casi eccezionali e non allargata a tutti come la Lamorgese e il centrosinistra aveva fatto in passato. Riferimento ai trattati internazionali era rilievo a carattere formale. Ci piacerebbe sapere la proposta del centrosinistra che vorrebbe accoglierli e regolarizzarli tutti, l’immigrazione è un fenomeno complesso e vanno fatti interventi diversi“.
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