Verso il nuovo decreto anti-Covid: divisioni sul Green Pass “allargato”

L’approvazione del nuovo decreto anti-Covid si prospetta tutt’altro che facile. All’interno della maggioranza le divisioni sul Green Pass sono parecchie e per trovare il punto di incontro di cui ha parlato Mariastella Gelmini (Fi) qualcuno dovrà per forza fare un passo indietro, magari dopo un incontro chiarificatore con il premier Mario Draghi.
Nel frattempo, a causa della variante Delta, il numero di contagi e il tasso di positività stanno aumentando, per fortuna senza un impatto significativo sull’occupazione dei posti nelle terapie intensive (156) e nei reparti ordinari (1.136). I dati di ieri, domenica 18 luglio, parlano di 3.127 persone positive ai test per il Covid e tre decessi legati al coronavirus. Il tasso di positività è cresciuto, arrivando all’1,9% (sabato era all’1,3%). Dall’inizio dell’epidemia si sono verificati 4.287.458 contagi e 127.867 decessi. I dimessi e i guariti, invece, sono stati 4.113.478.

Le divisioni sul Green Pass

Tra i partiti meno aperti all’idea di rendere il Green Pass obbligatorio per accedere ai locali al chiuso, partecipare agli eventi e salire sui mezzi pubblici c’è anche la Lega. Matteo Salvini ha dichiarato di aver letto “di multe di 400 euro se uno deve farlo per andare a prendere il caffè in piazza… intanto ne sbarcano a carrettate in Sicilia senza”, riferendosi ai migranti. Il leader della Lega ha poi negato di strizzare l’occhio ai no vax, ricordando che i suoi genitori sono stati vaccinati, ma ha anche dichiarato di non voler vedere qualcuno inseguire suo figlio, di 18 anni, con un tampone o una siringa. “Prudenti sì, terrorizzati no”, ha aggiunto.

Fdi bolla il certificato verde come un “obbligo nascosto”

Sempre all’interno della maggioranza, Nicola Zingaretti (Pd) e Federico Fornaro (Leu) hanno parlato di “sovranisti irresponsabili e ambigui”, dentro e fuori l’esecutivo. Il riferimento non può che far pensare a Fratelli d’Italia, che non ha mai nascosto la propria ostilità nei confronti del “modello Macron”. Nelle ultime ore, il partito ha bollato di nuovo il Green Pass come un “obbligo nascosto” e Francesco Lollobrigida ha consigliato agli under 40 di non vaccinarsi.

Mentre sul certificato verde si prospetta una “lotta” senza esclusione di colpi, la proroga dello stato di emergenza dovrebbe incontrare meno ostacoli, almeno secondo le ultime previsioni.

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