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Ormai è scontro totale tra Vincenzo De Luca e Luigi De Magistris a proposito della gestione della pandemia. Lo si capisce distintamente dalle parole del presidente della Regione Campania, che durante la sua diretta Facebook del venerdì nega l’esistenza di dissidi. Ma, al contempo, attacca duramente il sindaco del capoluogo: “Qui in Campania non c’è nessuno che stia litigando. C’è soltanto a Napoli un imbecille che litiga da solo. Cerca di fare sciacallaggio o aggressioni per farsi pubblicità e nascondere la propria nullità amministrativa. Non c’è nessuno che litiga, tranne uno. Gli altri sono al lavoro“.
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De Luca, però, ne ha anche per il governo. Nello specifico al centro del suo ultimo attacco ci sono il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e soprattutto quello della Giustizia, Alfonso Bonafede. “Ho parlato due settimane fa con il presidente del Consiglio, perché il ministro Spadafora si era permesso di fare un piccolo atto di sciacallaggio politico – è l’affondo del governatore della Campania –. Poi abbiamo ascoltato altre affermazioni idiote da parte di un altro sedicente ministro, tale Bonafede. Che è conosciuto nell’ambiente come ministro ‘buonanotte’. Un ministro assolutamente improbabile“.
Quindi un nuovo attacco, stavolta per il ministro degli Esteri. “Poi è intervenuto un tale Di Maio. Che ha detto tante di quelle bestialità, con una posizione di assoluto sciacallaggio nei confronti della Regione, che sono davvero intollerabili. Rinnovo la mia sfida ad affrontare il tema della sanità campana con ognuno di loro“, arriva a dire De Luca.
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Altro capitolo dolente è quello degli ispettori inviati in Campania. E anche qui le parole di De Luca sono di fuoco: “Sono arrivati dei cosiddetti ispettori in Campania. Un’altra cialtronata propagandistica che serviva semplicemente, come è servita la zona rossa della Campania, a cercare di parare l’ondata di sciacallaggio politico-mediatico. Questo è tutto. Bisognava far finta di mettere qualcosa in piedi. Ancora oggi la Regione non è a conoscenza delle relazioni fatte dagli ispettori. Così come le Regioni non sono informate sul criterio individuato dal governo per individuare l’indice RT. Ci sono cose non trasparenti e noi pretendiamo chiarezza“.
L’ultimo attacco del De Luca furioso è rivolto a Ricciardi: “Non è possibile avere livelli di serenità e di collaborazione, quando hai un consulente del ministro della Salute che parla continuamente dicendo il contrario di quello che fa il ministro. O se ne va a casa il consulente, o il ministro“.
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