Parole durissime, destinate a Beppe Grillo per l’ormai famigerato video in difesa del figlio. A pronunciarle è Vincenzo De Luca, che mette nel mirino il garante del M5s anche per “un clima di violenza e arroganza” creato nell’arco di un decennio. Nel suo intervento su Facebook, però, De Luca attacca anche il commissario Figliuolo per la scelta di indossare la divisa pur ricoprendo una funzione civile.
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“Non avremmo mai immaginato di dover ascoltare le parole del profeta delle 5 Stelle in un video che ha sconvolto tanti di noi. Io credo che anche in questa occasione dobbiamo dimostrare che c’è una differenza tra le persone civili e le persone che hanno diffuso in questi anni un clima di violenza, di arroganza – è il durissimo attacco di De Luca –. Il signore che ha pubblicato quel video dovrebbe chiedere scusa a tanti padri e a tanti figli, la cui dignità è stata calpestata nell’ultimo decennio“.
“La responsabilità più grande che ha Grillo è quella di aver fatto morire una speranza di rinnovamento del nostro Paese. E poi la responsabilità di aver diffuso per dieci anni un clima di violenza e arroganza nel linguaggio. La responsabilità per aver banalizzato i problemi. Non ho ascoltato nessuna parola di scuse per le centinaia di persone la cui dignità è stata calpestata per un avviso di garanzia su cose banali, non su cose gravi. Mancava solo questo per accentuare il clima di confusione che abbiamo oggi nel nostro Paese“, aggiunge De Luca.
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Quindi il capitolo dedicato al commissario Figliuolo. “Io rinnovo la mia critica al commissario di governo. Al quale mi permetto di consigliare di andare in giro per l’Italia in abiti civili – spiega De Luca –. Quando si hanno funzioni civili, io credo che sia inappropriato andare in giro in abiti militari. Non solo per un’appropriatezza di funzioni, ma perché questo rischia di determinare problemi delicati. Cioè rischia di scaricare sull’immagine delle forze armate le polemiche politiche. E questo è sbagliato“.
“L’immagine dell’esercito deve essere tenuta fuori dalla polemiche politiche. Ma quando si gestisce un piano di distribuzione, i contrasti e le polemiche diventano in qualche misura inevitabili. E non è accettabile che questo possa avere ricadute sull’immagine delle forze armate. Mi auguro che si correggano comportamenti inappropriati“, è la conclusione di De Luca.
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