Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, è tornato a parlare dei problemi del sud Italia nel corso di un punto stampa. Le sue dichiarazioni sono arrivate a margine di un incontro in giunta regionale con il presidente dell’Inps Pasquale Tridico e il direttore del Santobono-Pausilipon, Rodolfo Conenna per la firma di un protocollo che prevede l’utilizzo del certificato specialistico pediatrico in favore dei minori ricoverati o in cura presso la struttura ospedaliera.
“Un Paese civile non può non dare un aiuto alla povera gente, a famiglie che non ce la fanno, a chi ha un disabile in casa“, ha affermato De Luca. “L’aiuto pubblico è indispensabile. Per quanto riguarda il salario minimo, è una misura anche utile ma bisogna stare attenti perché nel Sud abbiamo bisogno prima che del salario minimo, del lavoro minimo. Il salario minimo va per l’80% al centro nord dove c’è l’apparato produttivo e le industrie. Quindi è una misura di civiltà, ma dobbiamo sapere che non incide sul Sud dove il problema è il lavoro, visto che abbiamo solo il 25-28% di donne che lavorano e visto che abbiamo il livello di disoccupazione giovanile più alto d’Italia. A questi milioni di giovani che non lavorano il salario minimo serve a poco, serve il lavoro minimo. Il governo ha in atto una manovra di delinquenza politica su 30 miliardi di fondi Fsc, su questo apriamo una guerra termonucleare“, ha aggiunto il presidente della regione Campania.
Parlando della sanità, De Luca ha detto che “non c’è un euro e non c’è un medico in più per la sanità pubblica del nostro Paese. Siamo il Paese con meno fondi per la sanità in Europa. Rischiamo di non poter tenere i pronto soccorsi aperti nei prossimi mesi, dobbiamo combattere soprattutto in Campania. Situazione drammatica e grave, dobbiamo creare opinione pubblica e svegliare il governo che sembra non interessarsi di due servizi pubblici essenziali come sanità e scuola, anche nel trasporto pubblico locale non c’è un euro“.
De Luca si è poi soffermato sul naufragio avvenuto a Cutro. “Arriva con grande ritardo questa riunione del Consiglio dei Ministri di oggi a Cutro. II tema è maledettamente complicato, per quel che mi riguarda non si presta a banalizzazioni o guerre ideologiche. Quello che è successo 12 giorni fa è veramente drammatico e inaccettabile. Non voglio ritornare su alcune cose dette da ministri, ma mi auguro che l’onorevole Meloni dica parole di grande onestà intellettuale. Dica innanzitutto che quello che ha raccontato per anni, che il problema dei migranti si risolveva con il blocco navale, lo ha detto fino a 6 mesi fa, era un’idea totalmente demagogica e irrealizzabile. Siccome in campagna elettorale si è presentata dicendo ‘sono Giorgia, sono una mamma, sono cattolica’, mi auguro che lo spirito cristiano sia fatto valere anche quando ci sono decine di bambini che muoiono in mare. Bisogna sicuramente parlare con l’Europa, bisogna essere uniti come paese nei confronti dell’ Europa, ma bisogna che ci sia un’impostazione completamente diversa”, ha concluso De Luca.
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