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“Modificare testo? Noi abbiamo a cuore la legge visto che l’Italia è l’unico paese in Europa che non ha una legge per i crimini d’odio. Non c’è molto tempo, la legislatura non è infinita e i prossimi mesi saranno pieni di appuntamenti. Ora è necessario capire se ci sono punti di contatto con altre forze politiche per arrivare a una rapida approvazione. Abbiamo bisogna di approvare una buona legge, non una qualsiasi legge”. Così Alessandro Zan, deputato del Partito democratico, sull’incontro di oggi tra i capigruppo al Senato per la discussione della proposta di legge contro l’omotransfobia che porta la sua firma.
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“Ostellari? La Lega dovrebbe ritirare la famosa tagliola perché se passasse la legge sarebbe affossata. Ritirino questa tagliola e allora si comincia a discutere anche con loro di eventuali mediazioni”, prosegue Zan in riferimento alle posizioni di Fratelli d’Italia e Lega. “Il centrodestra prima ritiri la pregiudiziale che se passasse affosserebbe la legge. Chi vuole affossare la legge è chiaro che non vuole mediare. Ci metteremo al tavolo con loro poi per valutare se ci sono punti di incontro senza svuotare il contenuto della legge”.
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Sull’argomento è intervenuta anche la senatrice dem Monica Cirinnà. “Domani ci sarà la prima prova di chi davvero vuole il dialogo – commenta -. Chi voterà contro farà morire la legge. L’identità di genere non si tocca. Punti di contatto? Votiamo domani e poi si ragiona”.
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“Abbiamo detto di essere disponibili all’ascolto. Ora ci aspettiamo un passo avanti dall’altra parte. Domani c’è una tagliola che non va in direzione dell’approvazione. La tagliola e il voto segreto segnalano il fatto che non si voglia trovare una mediazione – afferma invece la senatrice Simona Malpezzi, del Pd -. Il Pd ha consentito che il testo uscisse dalla Commissione. Perché si può modificare ora? Di fronte alla richiesta di un voto segreto in questo modo forse l’obiettivo dovrebbe essere portare a casa il testo. Spaccatura nel centrodestra? Parliamo di una coerenza di fondo che crediamo debba esserci”.
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“Noi del M5S stiamo cercando di evitare le trappole che i volponi del Parlamento vogliono portare avanti e che probabilmente verranno inserite. Il provvedimento è stato discusso e la maggioranza degli italiani è d’accordo, quindi perché dobbiamo aprire un dialogo?”. Così Danilo Toninelli, senatore del Movimento 5 Stelle fuori da Palazzo Madama.
“Partecipare alla riunione capigruppo di oggi? Siamo tanto sul politichese, bisogna essere onesti con gli italiani. C’è qualcuno che fa di tutto perché non vuole lo Zan, però cerca di far uscire la notizia che invece vogliono discutere. Invece, stanno cercando di affossarlo – continua Toninelli, motivando il perché il M5S non ha partecipato alla riunione con i capigruppo -. Questi signori qua, venti senatori li hanno. Poi diranno che la tagliola l’hanno messa perché non sono stati sufficientemente ascoltati. Questo provvedimento dove essere già legge molto tempo fa”.
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“Fa piacere sapere che il segretario del Pd, Enrico Letta, sia aperto alle modifiche del ddl Zan che avevamo richiesto, quali gli articoli 1, 3 e 4. Bisognerà capire però di quali parliamo“. Lo dichiara il senatore della Lega Massimiliano Romeo. Oggi i capigruppo al Senato si sono incontrati per riaprire il dibattito sulla legge che ha diviso per mesi le varie forze politiche. Sulla legge Fornero, “siamo convinti che si troverà una buona mediazione“, conclude Romeo scongiurando una crisi di Governo casomai non si trovasse un accordo sulla legge pensionistica.
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“Tagliola sullo Zan? Vedremo come andrà la riunione di oggi pomeriggio – commenta fuori da Palazzo Madama Simone Pillon, senatore del Carroccio -. Il centrosinistra ci ha chiesto di incontrarci. Lo stesso Letta si è reso conto che il testo non va bene e mi auguro che non sia solo una scena. Apertura della Lega? Io continuo ad essere preoccupato perché vedo quello che succede nei paesi stranieri dove sono in vigore leggi simili allo Zan. In questi la libertà di parola ed espressione è a rischio e va salvaguardata. È un diritto costituzionale educare i nostri figli senza pressioni gender. Una legge ideologica non può cancellare questa cosa“.
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Per il senatore leghista Andrea Ostellari “è importante che partecipino tutti alla riunione delle 17, almeno i partiti della maggioranza, per trovare una sintesi sul Ddl Zan. La disponibilità nostra c’è e credo che sia sbagliato non intervenire oggi, vediamo cosa uscirà dell’incontro. Eliminare la tagliola? Arrivare con le pretese è sbagliato. Credo che sia importante sedersi attorno al tavolo per parlare e capire la disponibilità reale di tutti e successivamente si potrà parlare di soluzioni riguardo l’iter previsto per l’Aula. Per noi i punti da cancellare sono sempre gli stessi: articoli 1, 4 e 7“.
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“Noi non cambiamo la nostra posizione. Come abbiamo detto molte volte siamo disposti ad inasprire le pene per chi commette reati di odio e discriminazione. La legge Zan è altro perché introduce di fatto il reato di opinione, oltre che l’obbligo dell’educazione gender nelle scuole”. Così Luca Ciriani, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato.
“Ostellari ci ha informati della riunione di maggioranza. Noi manteniamo la nostra proposta di non passaggio degli articoli domani mattina e di mantenere il voto segreto. Si va avanti con la tagliola. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità perché abbiamo tentato molte volte di ragionare con la maggioranza ed è tardi per istaurare un dialogo – conclude il senatore di Fdi -. Le modifiche sullo Zan dovranno essere sostanziali e non correttive”.
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