Nel corso della riunione dei capigruppo di maggioranza sul ddl Zan non è stato trovato un accordo sulle modifiche proposte da Andrea Ostellari, il relatore del disegno di legge. Il meeting si è concluso alle 16:30, lasciando spazio al voto per la calendarizzazione del testo in aula per il 13 luglio, come richiesto da M5S, Pd, Italia Viva e Leu. Il Senato ha poi bocciato il rinvio del testo del ddl Zan al 20 luglio, come proposto dalla Lega e da Forza Italia. Anche la richiesta di non portare in Aula la legge, avanzata da Fratelli d’Italia, è stata respinta. Il testo è stato quindi calendarizzato per il 13 luglio alle 16:30
Nelle scorse ore, Ostellari aveva proposto di eliminare le parole “identità di genere” dal testo per trovare un punto di incontro tra i partiti, ma la sua soluzione non ha trovato terreno fertile. Oltre alla Lega e a Forza Italia, anche le autonomie e Italia Viva si erano dette favorevoli alla proposta. Tuttavia, durante il pomeriggio entrambe le formazioni hanno garantito il voto in Aula per la calendarizzazione del ddl Zan.
Su Twitter, Enrico Letta ha invitato tutti i senatori ad assumersi le proprie responsabilità. “Calendarizzato il Ddl Zan. Quindi vuol dire che i voti ci sono. Allora, in trasparenza e assumendosi ognuno le sue responsabilità, andiamo avanti e approviamolo“.
“Continuerò a fare il presidente, senza farmi tirare dalla giacca da nessuno, vogliono andare in Aula? Si assumeranno la loro responsabilità“. Lo ha dichiarato Ostellari al termine del tavolo dei capigruppo. Il relatore del ddl Zan ricorda che la sua proposta di sintesi aveva “raccolto l’ok di Lega, Forza Italia, autonomie e Italia Viva, l’assoluta maggioranza del tavolo, ma si è voluto fare altro. Noi eravamo per il dialogo, ma qualcuno ha detto di no”.
“Noi non abbiamo voluto forzare, anche se avremmo avuto i mezzi per farlo” avrebbe dichiarato Simona Malpezzi, la capogruppo del Pd, durante l’incontro. “Chiediamo un percorso ordinato per la legge Zan, non possiamo certo dare in questa sede via libera ad articoli che snaturano la legge”. La senatrice dem avrebbe aggiunto di “non essere d’accordo con la senatrice Unterberger che parla di articoli che mediano. Noi abbiamo accolto l’idea del tavolo subordinandola a una data certa per l’arrivo in Aula” del ddl Zan.
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“Se la legge verrà affossata il nome e il cognome del responsabile è Enrico Letta”, ha dichiarato Matteo Salvini a margine del vertice del centrodestra. Il leader della Lega ha poi affermato di aver apprezzato “l’apertura di Renzi”. “A me interessano i risultati. La Lega voterebbe oggi un testo privo di passaggi controversi”, ha concluso. Anche Antonio Tajani ha affrontato la questione. “Noi siamo convinti che il disegno di legge Zan limiti gli spazi di libertà. Si rischia di introdurre il reato d’opinione e si obbligano delle scelte nelle scuole. Se qualcuno in Forza Italia vuole votare diversamente dalla linea di Berlusconi è libero di farlo, non siamo una caserma”.
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