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“Con ogni probabilità lo stato di emergenza sarà prorogato”. A confermare l’ipotesi destinata ad alimentare il dibattito politico nelle prossime settimane è Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, a margine del forum Coldiretti in corso a Roma.
Il titolare del Mipaaf, comunque, ha anche spiegato che il tema non è stato affrontato nell’ultimo Consiglio dei ministri, quello di giovedì. Sarà però un punto di discussione delle prossime settimane, mancando poco più di un mese alla scadenza dell’attuale decreto che dispone lo stato di emergenza.
Patuanelli: “Priorità non è salvare Natale ma salvare vite”
Patuanelli è stato interrogato dai cronisti sulla possibilità di nuove restrizioni. In particolare per le persone che hanno scelto di non vaccinarsi. “Sulle misure specifiche da adottare per contrastare l’epidemia adotteremo norme adeguate all’emergenza dopo aver sentito il Comitato tecnico scientifico – ha detto -. Da parte nostra non c’è alcuna preclusione nei confronti di alcun tipo di decisione”.
“La priorità non è salvare il Natale ma salvare vite – ha poi aggiunto il ministro – e soprattutto non interrompere la ripresa dell’economia che è in atto. Una ripresa che non è un ‘rimbalzo’, ma una vera e propria crescita strutturale che non dobbiamo fermare”.
“Etichettatura cibo? Proroga pronta”
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Il forum organizzato nella Capitale da Coldiretti, però, è stato un’occasione per parlare anche delle novità legate alla produzione e alla distribuzione dei cibi. In tal senso, Patuanelli ha spiegato che il decreto che prevede l’etichetta di origine per pasta e riso, latte, formaggi e derivati, salumi e passata di pomodoro non sarà in vigore già dal 1° gennaio grazie a una proroga congiunta Mipaaf-Mise.
“Abbiamo già inviato al Ministero dello Sviluppo economico il decreto di proroga che è congiunto – ha detto il ministro delle Politiche agricole –. Sicuramente la proroga sarà ufficiale entro la scadenza del 31 dicembre. Quanto dovrebbe durare? L’idea è che abbia la durata di un anno ma possiamo ragionarci. Comunque per i produttori non cambierà nulla dal prossimo 1° gennaio“.