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“È importantissima questa giornata perché questo è un territorio che ha pagato un prezzo altissimo“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato le vittime del Covid in occasione della giornata nazionale in loro memoria. In piazza della Scala, davanti alla sede del Comune, il sindaco ha osservato un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime. “Credo che tra molti anni riusciremo a capire le ragioni, che non sono solamente legate alle colpe di chi ha dovuto gestire la pandemia e di chi ha dovuto prendersi questa responsabilità”.
Vaccini, Sala: “Non fare promesse che non si possono mantenere”
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“Sul tema dei vaccini io penso che bisogna essere molto chiari, è inutile fare promesse che non si possono mantenere”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della commemorazione in piazza Scala per ricordare le vittime del Covid. Oggi, 18 marzo, è infatti la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. “Nessuna polemica con Regione Lombardia, ma tempo addietro avevano parlato di vaccinarci tutti entro giugno, non credo che in questo momento ci sia alcun bisogno di fare polemica però dobbiamo essere chiari con i cittadini“.
Milano, Sala: “Triste la politica degli esposti in Procura”
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“La politica ormai è questa: fare esposti in Procura, chiedere che il prefetto di autorità intervenga, vuol dire che non c’è un’idea diversa, è una politica molto triste quella che porta a fare esposti in Procura, qualcuno se ne prenderà la responsabilità e ne riparleremo tra qualche anno”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha commentato gli esposti in Procura che alcuni esponenti del centrodestra hanno portato avanti per chiedere lo stop di Area C, la ztl del centro storico, in zona rossa. “In tal modo è difficile sostenere i rapporti tra Comune di Milano e Regione Lombardia”.
Su San Siro: “Fermi fino a che l’Inter non chiarirà il suo destino”
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sul progetto del nuovo stadio entro la scadenza del suo mandato. “Penso che finché in particolare l’Inter non chiarirà il suo destino per noi le cose devono essere necessariamente ferme”. “Diciamolo con chiarezza ai milanesi, non stiamo parlando solo dello stadio ma stiamo parlando di un progetto in cui la metà dell’investimento è sullo stadio e l’altra metà è su altre cose che portano a comporre il futuro di quell’area. Io non posso affidare un quartiere della città, per un periodo così lungo, a realtà di cui non è certa la proprietà futura. Parlo con rispetto di Zhang però devono necessariamente chiarire il futuro della società, fino ad allora credo che sia logico fermarsi”.