Covid, lettera parlamentari Pd: “Piccoli comuni discriminati”

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“Riteniamo che il confine municipale assunto a riferimento per le limitazioni natalizie discrimini i comuni più piccoli dalle grandi aree metropolitane e crei così una contraddizione”. Così Daniele Manca, senatore del Partito Democratico, sintetizza il contenuto di una missiva che egli stesso e altri 24 parlamentari del Pd hanno inviato al capogruppo del loro partito al Senato, Andrea Marcucci, contestando alcune delle misure inserite dal Governo nel nuovo Dpcm.

Manca: “Norme espansive nelle grandi città e rigide nelle piccole”

Tra i firmatari della lettera ci sono esponenti di spicco del Pd come Monica Cirinnà, Tommaso Nannicini e Gianni Pittella, oltre allo stesso Manca. “Le misure sono troppo espansive nelle grandi aree metropolitane – spiega quest’ultimo -. Lì, inevitabilmente, si formeranno assembramenti. Sono troppo rigide, invece, nei confronti dei paesi più piccoli, magari di montagna. Gli abitanti potrebbero non essere nelle condizioni di andare a trovare un proprio familiare, un amico, un parente. Una rigidità di questo tipo è inadeguata”.

“Non è malcontento, non c’è nessuna contrapposizione, nessuna difficoltà di mettere in discussione la fatica del Governo – sottolinea il senatore del Partito Democratico -. Tuttavia c’era stato un confronto nel quale erano stati sollevate perplessità: è solo buonsenso. Gli italiani hanno già dimostrato di avere grande senso civico. Non può essere il confine municipale argomento delle restrizione, si può prendere quello provinciale“.

“Confermiamo giudizio positivo sull’operato del Governo”

Il senatore Manca tiene a ribadire che la lettera inviata a Marcucci non è un’accusa all’esecutivo: “Sappiamo che in una situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo il confronto tra Governo e Parlamento è più ridotto rispetto ad una gestione ordinaria. Noi confermiamo il giudizio positivo sul Governo e sulla gestione della crisi, sia nella prima sia nella seconda ondata di contagi. Il punto è che si potrebbe, ancora in queste ore, rendere giustizia a una contrapposizione che a nostro avviso è ben visibile e comprensibile allo stesso modo”.

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